Davide, uomo maturo, in passato sposato, padre. Il nome è di fantasia, nel video è interpretato da un attore professionista. La sua storia è vera.
Si separa dalla moglie, i figli decidono di andare a vivere da lui. Ed è proprio con i suoi figli che affronterà la battaglia più importante della sua vita.
Ama viaggiare e adora ballare e non avendo più un legame fisso trascorre un periodo di “libertà” anche come vita sessuale.
Un rapporto non protetto avuto con una persona conosciuta per caso, gli cambia la vita.
Passa una settimana terrificante, dolori su tutto il corpo, febbre alta, piaghe che gli si aprono sulla pelle, non riesce a stare in piedi, a camminare, le sue difese immunitarie sono abbattute.
Allora non c’era l’informazione di oggi, allora non c’erano le cure di oggi, allora era tutto diverso.
Si sottopone a controlli immediati, finché dopo analisi su analisi scopre di avere l’HIV.
Negli anni passati non c’erano le cure di oggi, i medicinali avevano effetti devastanti e si stava molto male quando si assumevano. La medicina in breve tempo ha fatto passi da giganti e quando arriva la nuova terapia tutto cambia.
Può a questo punto riprendere il suo lavoro, cucinare, lui è un cuoco, può stare a contatto con le persone in modo più sereno, anche se è sempre molto attento a tutto.
I suoi figli hanno saputo fin da subito della sua sieropositività. Davide ha dovuto proteggere dallo stigma dell’Aids non solo se stesso, ma anche i suoi figli e loro hanno protetto lui. Un segreto condiviso tra di loro, in famiglia e basta.
Ora, a distanza di tanto tempo, ora che i figli sono grandi e indipendenti, ha una relazione fissa, ma per lui “la cosa più difficile, quando conosci una persona, è capire se puoi dirle che sei sieropositivo… o non glielo dici per tutta la vita… o glielo dici… sapendo che potresti non rivederla mai più”.
L’informazione rimane l’unica via d’uscita per sconfiggere l’Aids, “proteggersi e proteggere” può fare la differenza.