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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna

Sesso sicuro

Il sesso dovrebbe essere divertente e piacevole per entrambi i partners. Avere rapporti sessuali non protetti può portare a gravidanze indesiderate e malattie trasmesse sessualmente, incluso HIV. I preservativi sono il modo migliore per prevenire queste conseguenze, quindi è importante sapere come usarli correttamente. Se si assumono alcol o droghe, va tenuto presente che tali sostanze potrebbero alterare la percezione del rischio e portare a comportamenti pericolosi che altrimenti non si avrebbero.

 

Preservativo maschile

Un preservativo è un sottile cappuccio di materiale gommoso da indossare sul pene durante il sesso, formando una barriera meccanica che protegge dalle malattie sessualmente trasmesse incluso l'HIV.
Il preservativo può proteggere i partners durante il sesso penetrativo vaginale, anale e orale.
È consigliabile indossare un nuovo preservativo, se si passa da un tipo di penetrazione all'altra per evitare infezioni crociate.
Mettendo un preservativo prima di qualsiasi contatto tra il pene e l'area genitale o la bocca di un partner si riducono i rischi, per entrambi i partner, di malattie sessualmente trasmesse.
L'uso contemporaneo di due preservativi può causare la rottura - uno è sufficiente!
L'utilizzo di lubrificanti a base d'acqua rende i preservativi più confortevoli e il sesso più piacevole, vanno invece evitati i lubrificanti a base di olio con i preservativi in ​​lattice perché possono indebolirli o romperli.
È molto raro che un preservativo si rompa, ma se dovesse succedere ci sono cose che si possono fare per minimizzare il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili e di possibili gravidanze:
rimuovere immediatamente il pene e lavare via lo sperma dai genitali, dall'ano o dalla bocca.
Se il preservativo è conservato in luoghi non idonei come all'interno di un portafoglio o in luoghi troppo caldi d'estate come il cruscotto di un'auto è più probabile che il lattice si deteriori e il preservativo si possa rompere. Quando il preservativo si rompe, questo si lacera in maniera evidente, lasciando scoperto il pene.



Se uno dei due partners è sieropositivo, deve essere in grado di dire se assume regolarmente le terapie e se è virologicamente soppresso (ovvero non ha carica virale rilevabile nel sangue) per almeno da sei mesi. Se questo è il caso, il rischio di trasmissione dell'HIV, se si rompe il preservativo, è estremamente improbabile. È comunque opportuno sottoporsi al test per altre infezioni sessualmente trasmissibili.
Se un preservativo si rompe e il partner sieropositivo non assume il trattamento regolarmente o non è sicuro di quale sia il suo stato virologico, è opportuno recarsi presso un centro di Malattie Iinfettive o di Malattie Sessualmente Trasmesse.
Potrebbe essere opportuno sottoporsi a un trattamento di profilassi post-esposizione (PEP).
Si tratta di un mese di terapia con farmaci antiretrovirali (ARV), che riduce significativamente le probabilità di diventare sieropositivo.
La PEP ha un alto tasso di successo; tuttavia, non sostituisce un corretto uso dei preservativi; la PEP è una terapia che provoca diversi effetti collaterali e non è un'opzione disponibile per tutti.
Se si hanno rapporti sessuali abituali con un partner sieropositivo, usare la profilassi pre-esposizione (PrEP) potrebbe essere un'altra opzione per proteggersi dal rischio di trasmissione dell'HIV.
Questa profilassi tuttavia, non protegge da altre infezioni sessualmente trasmissibili.
In caso di rapporto a rischio per HIV o malattie sessualmente trasmissibili (MST) è consigliabile sottoporsi a un test di screening per HIV e MST circa 30 giorni dopo il rapporto a rischio. E' utile poi confermare il risultato con un nuovo test a 90 giorni.
Questo perché le diverse MST diventeranno rilevabili in momenti diversi dopo l'infezione.



 
 

Preservativo femminile

Il preservativo femminile è un sottile sacchetto in lattice che può essere inserito nella vagina prima del rapporto sessuale, formando una barriera che protegge dalle malattie sessualmente trasmesse incluso l'HIV.
I preservativi femminili possono anche essere usati per proteggere i partners durante il sesso anale, tuttavia non sono stati ufficialmente approvati per tale utilizzo.
Usare un preservativo femminile e un preservativo maschile allo stesso tempo può farli rompere - ne basta uno!
È molto raro che un preservativo femminile si rompa, ma se lo fa, ci sono cose che si possono fare per ridurre al minimo il rischio di infezioni sessualmente trasmissibili (vedi sopra, le indicazioni valide in caso di rottura del preservativo maschile).

Alcol e droghe

Quando si è ubriachi o si hanno assunto sostante stupefacenti si corrono dei rischi che normalmente si eviterebbero, compresi comportamenti sessuali a rischio.
Se si è preoccupati di aver messo a rischio la propria salute a causa del consumo di droghe o alcol, è indicato eseguire un test per HIV e per le altre malattie sessualmente trasmissibili.
E' bene cercare un supporto professionale se si ha difficoltà a controllare le abitudini di consumo di alcol o droghe.
Il ChemSex comporta l'uso di uno o più farmaci (specifici) per migliorare il sesso. Prendere droghe per migliorare deliberatamente il sesso è un diverso uso di droghe ricreative e ha specifici rischi per la salute sessuale.
I tre principali farmaci usati per il ChemSex sono il GHB, il Mefedrone e il Crystal Meth. Ognuno ha effetti psichici e fisici molto diversi.
Praticare ChemSex non è una pratica sicura per la salute.
Se si ha intenzione di usare alcolici o praticare ChemSex, è sempre bene pensare alla propria sicurezza e salute sessuale, così come a quella delle persone  con cui si hanno rapporti, adottando particolari accorgimenti tra cui:
E' opportuno assicurarsi di avere molti preservativi e lubrificanti a portata di mano per ridurre il rischio di malattie sessualmente trasmesse.
La profilassi pre-esposizione (PrEP) può essere un'opzione per proteggersi dall'HIV.
Conoscere il proprio stato sierologico. La maggior parte delle trasmissioni di HIV si verificano tra le persone che hanno recentemente contratto l'HIV e non sanno ancora di essere positive. Test regolari per verificare il proprio stato aiuteranno a ridurre le infezioni sessualmente trasmesse.
Stabilire i propri limiti.
Condividere con i partners sessuali le informazione sui metodi di prevenzione.
Tenere sotto controllo quali farmaci e dosaggi si sono consumati.
Impostare promemoria sull'assunzione della terapia antiretrovirale se si è sieropositivi o della PreP se sieronegativi.
Se dopo aver praticato Chemsex si è preoccupati di essersi esposti a rischio di contrarre l'HIV, si può sempre chiedere consiglio a un professionista che si occupa di malattie sessualmente trasmissibili o al proprio medico di fiducia.

Ultima Modifica: 19.07.2021 - 14:45