A Bergamo è il momento di ICAR 2022. Tra il 14 e il 16 giugno presso il centro congressi Giovanni XXIII e Bergamo Science Center si svolge la 14esima edizione di ICAR, l’annuale Conferenza Italiana sull'AIDS e la Ricerca Antivirale. Slogan dell’edizione 2022 é: “Alleanza per non lasciare nessuno indietro”. Oltre mille i partecipanti previsti, molti dei quali rappresentanti delle community e della società civile, LILA inclusa, che presenerà alcuni lavori. Previste 75 sessioni scientifiche, 6 Keynote Lectures, 14 Simposi ufficiali, 330 abstract e molte altre comunicazioni scientifiche.
Nella loro nota di benvenuto, i Presidenti di questa edizione Andrea Antinori, Massimo Cernuschi, Franco Maggiolo, Maurizio Zazzi, scrivono: “La curva di trasmissione dell'HIV è influenzata, forse per la prima volta, dalle terapie ARV e dallo sforzo dell'intera società scientifica e clinica italiana di applicare ampiamente il concetto di terapia per tutti, senza limitazioni indotte dai livelli immunitari o clinici”. La Conferenza, come accade ormai da tempo, sarà occasione di confronto tra tutti i protagonisti della risposta all’HIV: “È tempo di fare un salto di qualità in due direzioni. La prima, per rafforzare l'alleanza tra tutte le componenti scientifiche, cliniche e sociali che a vario titolo sono impegnate nella lotta all'HIV/AIDS –prosegue la nota- La seconda, per raggiungere le popolazioni più fragili ed esposte, che la pandemia di COVID-19 ha reso ancora più fragili. Gli ultimi anni hanno chiaramente dimostrato che solo lavorando insieme possiamo affrontare efficacemente le conseguenze multidimensionali di una pandemia”.
Spazio, dunque, anche quest’anno, al lavoro dei giovani ricercatori, a quello delle Community, della società civile. Tornerà anche il Contest “RaccontART” con i lavori dei ragazzi/e delle scuole superiori italiane, mentre in città per tre giorni saranno attive postazioni di test gratuiti per HIV, HCV, Sifilide.
Da non perdere, inoltre, fino al 15 giugno, anche la bella mostra: “40 anni positivi - dalla pandemia di AIDS ad una generazione HIV free”, allestita presso il Bergamo Science Center, dopo il grande successo milanese. Promossa e organizzata da Milano Check Point, con il supporto di Bergamo fast Track City, la rassegna -spiegano i promotori- presenta documenti d'archivio, manifesti e installazioni che raccontano la grande rivoluzione della cura e dello sviluppo della ricerca scientifica che, grazie ai movimenti di resistenza della società civile, nati negli Stati Uniti nei primi anni ottanta, diffusi poi anche in Europa e in Italia, ha visto radicalmente modificato il proprio corso a cambiare l'approccio verso una medicina partecipata e di prossimità. Uno spazio particolare è dedicato all'installazione immersiva del Names Project AIDS Memorial Quilt (La coperta dei nomi). Il progetto, nato da un'idea di Cleve Jones, prevedeva la realizzazione di pannelli di stoffa su cui erano impressi pensieri e disegni per commemorare amici e familiari scomparsi che, proprio perché morti di AIDS, avevano difficoltà a ricevere i funerali.