Contrariamente a quanto anticipato nelle scorse settimane, il BLQ Checkpoint di Bologna - situato al civico 42 di Via S. Carlo - resta aperto.
In seguito all’annuncio della possibile chiusura del checkpoint che offre counceling, informazioni, supporto e test rapidi per HIV e altre infezioni a trasmissione sessuale (IST), l'Azienda USL di Bologna si è impegnata attivamente nel supportare il centro su un duplice livello: da un lato, strutturando un piano di co-progettazione a lungo termine (a dispetto della durata annuale della convenzione precedente), e, dall’altro, supportando le esigenze di implementazione in Regione delle attività del centro gestito da Plus Aps, prima organizzazione italiana di persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e trans) positive.
«Siamo molto felici di dare questo annuncio dopo le ultime difficili settimane», ha dichiarato Sandro Mattioli, presidente di Plus Aps. «Ausl ha risposto al nostro appello e siamo fiduciosi che questo possa essere un primo passo verso la costruzione di una collaborazione sempre più proficua».
Il centro di Via San Carlo torna così a fare capo al Dipartimento di Cure Primarie dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna: «Siamo di fronte ad una notizia positiva che auspicavamo e per la quale abbiamo lavorato», ha dichiarato Luca Rizzo Nervo, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Bologna, evidenziando una comunanza di intenti attorno agli obiettivi di salute pubblica.
Primo centro italiano dedicato alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali per il test HIV, HCV, sifilide e servizi per la salute sessuale, il BLQ Checkpoint di Bologna - progetto “community based” aperto ogni martedì e giovedì dalle 18.00 alle 21.00 e inserito nella mappa degli Ambulatori Test&Counselling e PrEP presenti in Emilia-Romagna - è espressione della sinergia virtuosa tra Istituzioni sanitarie, Comune, Terzo Settore e cittadinanza che da sempre connota il capoluogo emiliano.
«La risposta pratica ai problemi che avevamo segnalato è ovviamente fondamentale – conclude Mattioli – ma la notizia più importante, per noi, è la rinnovata disponibilità politica a collaborare nel contrasto e nella prevenzione di HIV e infezioni sessualmente trasmissibili, a maggior ragione dopo la firma del protocollo Fast Track City da parte del Comune di Bologna. Siamo pronti da tempo a fare molto di più, e speriamo che i tempi siano maturi per una reale collaborazione».