Traduzione e adattamento dello statement “Monkeypox in Europe” pubblicato dalla European AIDS Clinical Society
Diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, ma anche Stati
Uniti e Canada, hanno denunciato casi di vaiolo delle scimmie (Monkeypox).
Molti di questi casi non sono collegati ai viaggi in aree
endemiche dell'Africa occidentale/centrale ed è sempre più probabile che vi sia
una trasmissione autoctona.
Il Monkeypox è una zoonosi che presenta segni e
sintomi simili al vaiolo, ma con una mortalità molto inferiore. Sebbene si
verifichi principalmente nell'Africa occidentale e centrale, negli ultimi anni
sono stati segnalati casi legati al viaggio e all'importazione di riserve di
animali.
I sintomi del vaiolo delle scimmie iniziano 5-21 giorni dopo l'esposizione (in media 6-16 giorni). La malattia è caratterizzata da febbre e un esantema vescicolare. Talora, però, la febbre può essere assente. È’ presente malessere, linfoadenopatia e mal di testa. Entro 1-5 giorni dopo i sintomi iniziali, si sviluppa un'eruzione cutanea, che spesso inizia al viso o nell'area genitale e poi si diffonde alle altre parti del corpo, in particolare braccia e gambe. L'eruzione cutanea evolve lentamente da una macula a una papula vescicolare che assume una forma a ombelico e può ulcerarsi. L'eruzione cutanea può essere scambiata per infezione primaria da varicella (VZV), herpes o per tumori.
L'infezione può essere diffusa per :
Si ritiene possibile anche una trasmissione anche per via sessuale.
Attualmente ci sono pochi dati per valutare l'impatto
dell'HIV sulla morbilità e mortalità associate al vaiolo delle scimmie. È
probabile che le persone con HIV avanzato e viremia di HIV rilevabile possano
essere maggiormente a rischio di malattia grave con viremia protratta.
Vari antivirali tra cui Cidofovir, Brincidofovir e
Tecovirimat possono essere efficaci contro il virus del vaiolo delle scimmie,
spesso tuttavia può essere sufficiente una sola terapia di supporto.
Il sito Web di Liverpool HIV-interazioni farmacologiche ora
include gli importanti DDI con ART per ciascuno di questi farmaci.
I vaccini contro il vaiolo possono essere efficaci nel
fornire protezione contro il vaiolo delle scimmie. Il vaccino Imvanex (Bavarian
Nordic) è un virus non replicante approvato per l'uso in Europa ed è sicuro da
usare nelle persone che vivono con l'HIV, sebbene non sia stata stabilita l’efficacia
nelle persone con CD4 <100.
Il Focus pubblicato da Epicentro sul vaiolo delle scimmie