Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna

Vaccino HIV-AIDS: Ferrara e Modena fra i centri che partecipano alla sperimentazione

 

E' partita la sperimentazione di fase II del candidato vaccino contro l'infezione da HIV-AIDS basato sulla proteina Tat di HIV-1 biologicamente attiva, ideato e sviluppato dal Centro Nazionale AIDS dell'Istiuto Superiore di Sanità. Partecipano dieci centri clinici sull'intero territorio nazionale, fra i quali anche due strutture della Regione Emilia-Romagna: l'Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna di Ferrara e l'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena.

Lo studio sarà sostenuto da tre comitati indipendenti e ognuno con funzioni diverse:
un International Advisory Board, composto da 7 esperti di fama internazionale in campo immunologico, virologico e vaccinale che consiglierà strategie per il superamento di eventuali situazioni critiche; un Data Safety Monitoring Board, formato da esperti in ambito HIV-AIDS, che garantirà la sicurezza dei partecipanti alla sperimentazione, attraverso il monitoraggio costante della stessa; un Community Advisory Board, costituito da esponenti di Organizzazioni Non Governative operanti in ambito AIDS, che sin dalle fasi iniziali dello studio si affiancherà allo Sponsor con l'obiettivo di supportare l'operato ad esclusivo interesse dei pazienti.

Che cos'è la proteina Tat

Fra tutti i geni regolatori di HIV, Tat svolge una funzione fondamentale nella patogenesi dell'infezione e nella progressione della malattia. In assenza di Tat, il virus è ancora in grado di infettare la cellula, tuttavia non è in grado di replicarsi. Tat viene prodotta molto rapidamente dopo l'ingresso del virus nelle cellule bersaglio, persino prima che il virus divenga parte del materiale genetico della cellula ospite (si integri nel genoma). Inoltre, Tat è necessaria per la replicazione del virus all'interno delle cellula ospite e per la propagazione dell'infezione a nuove cellule. Infine, Tat è rilasciata da cellule acutamente infettate e, in questa forma, concorre a reclutare e attivare le cellule non ancora infettate dal virus. Questo processo favorisce quindi la propagazione dell'infezione da HIV in tutto l'organismo.

Concentrarsi sulla proteina Tat rappresenta un approccio radicalmente differente nella creazione di un vaccino contro l'HIV-1.
La vaccinazione con Tat potrebbe controllare la replicazione e la propagazione di HIV-1 nell'intero organismo sia nell'infezione primaria (strategia preventiva) che nei soggetti sieropositivi (strategia terapeutica). Utilizzata nell'ambito di una strategia terapeutica, cioè vaccinando pazienti HIV-positivi, Tat dovrebbe concorrere a controllare la replicazione virale ed a rallentare la progressione della malattia.

 

Come richiedere informazioni

I pazienti saranno arruolati presso i centri clinici e chiunque volesse richiedere informazioni relative ai trial può contattare il Telefono Verde AIDS dell'Istiuto Superiore di Sanità, al numero 800.861.061 dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Il Telefono Verde è disponibile in sette lingue.

 

Link utili

Ultima Modifica: 20.11.2018 - 17:07