Scheda quesito
- Nickame:
- Paranoico
- Data:
- 05/10/2006
- Quesito:
- Salve
Vi scrivo perchè sono in crisi nera. A cavallo fra il mese di giugno e quello di luglio, non riesco a ricordare precisamente il giorno, una prostituta mi ha praticato sesso orale protetto. A distanza di diversi giorni, ho riscontrato una candidosi diagnosticatami poi da un dermatologo e specialista delle malattie veneree (in data 15 luglio). Lì per lì ho scartato la possibilità che la trasmissione potesse essere avvenuta tramite quell'incontro, poichè lessi che la candida ha un'incubazione di 5 giorni. Deduco che l'incontro sia avvenuto prima. Ho "rimosso" quel fattaccio, che ho sempre liquidato come un fatto avvenuto addirittura a giugno,per poi farmi assalire dalla paura. E ora che sono nel pallone, temo che sia avvenuto dopo. Il 31 agosto mi sono sottoposto a test hiv presso un laboratorio privato: esito negativo. Il test è stato ripetuto anche il 22 settembre ed il 2 ottobre, sempre con esito negativo.
Vengo alle domande che mi attanagliano:
1- nel momento in cui la prostituta mi ha praticato sesso orale, se avessi avuto già la candida e non me ne fossi accorto? Ho letto che la candida può dar luogo a piccole ferite...ora il mio timore è che la prostituta avendomi infilato il profilattico potrebbe aver avuto tagli alle mani. Oppure che il profilattico non fosse integro o ancora, che sfilandolo la parte esterna sia venuta a contatto con il pene.
2- Non riesco a fissare il giorno preciso in cui è avvenuto l'incontro, così a scanso di equivoci ho fissato come giorno una data variabile dal 1 al 15 luglio. Con l'ultimo test fatto il 2 ottobre (Elfa + antigene p24) posso stare tranquillo?
3- Ultimamente ho avuto fastidi al frenulo, che risulta lacerato pur senza fuoriuscita di sangue. Mi domando: se il problema fosse stato già presente nel momento dell'incontro?
4- Perchè il medico del laboratorio mi ha sconsigliato di eseguire altri test? Lui sostiene che già dopo 1 mese e mezzo il test dà un'attendibilità del 99% e che i casi di sieroconversione riportati a 3 mesi di distanza dall'evento a rischio, pur avendo una validità, sono pochissimi e scarsamente veritieri: nel senso che spesso la gente non riesce a fissare la data di un incontro a rischio o semplicemente "mente".
Insomma, per farvela breve: ho fissato nei primi quindici giorni di luglio la data dell'incontro. L'ultimo test è stato effettuato a 82 giorni di distanza (nella peggiore delle ipotesi, vale a dire che l'incontro fosse avvenuto il 13 luglio)...devo ripeterlo o posso gettarmi alle spalle questa triste vicenda?
PS
Ho cercato di autocurare la mia paranoia, basandomi su un criterio di calcolo delle probabilità e devo dire che la cosa mi ha sempre sollevato. In sostanza mi sono domandato quante coincidenze debbono verificarsi affinchè io sia stato contagiato.
Ho così concluso che per essere stato contagiato:
-il profilattico dovesse essere rotto e io non essermene accorto
- la prostituta avrebbe dovuto avere la bocca piena di sangue (il mio medico di famiglia dice che sono necessarie grandi quantità di siero nel sesso orale e ferite al pene)
- avrei dovuto avere già la candida
- la prostituta avrebbe dovuto essere sieropositiva
- la prostituta avrebbe dovuto avere una carica virale alta
- il test a 82 giorni (ripeto, nella peggiore delle ipotesi) dovrebbe aver fatto cilecca e con esso gli altri 2 precedenti.
Vi prego ditemi che non devo fare altri test, perchè non reggerei il terrore.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Paranoico,
dato che parla di "sesso orale protetto" nel caso in cui il preservativo sia stato indossato sin dall'inizio e in modo corretto, lei non ha corso rischi. La rottura del profilattico è infatti normalmente riscontrabile quando accade.
Inoltre, ha comunque eseguito dei test risultati negativi.
Saluti.
dr.sse C.Vallini e C.Galli