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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di SergioD del 26/09/2006

Scheda quesito

Nickame:
SergioD
Data:
26/09/2006
Quesito:
Gentile Dottor Guaraldi, Scrivo direttamente a lei sono certo che saprà darmi i consigli più adeguati per risolvere il mio problema. Circa due anni e mezzo fa ho avuto alcuni rapporti protetti con una ragazza che solo dopo ho saputo essere sieropositiva. Durante i preliminari di questi rapporti le secrezioni della ragazza sono venute a contatto con delle feritine (tipo pellicine delle unghie) che avevo sulle mani. Non erano rimarginate tanto che al contatto con le secrezioni avevo sentito del bruciore. Nei mesi successivi ho avuto i sintomi più disparati che adesso non le elenco. Ho cominciato così la trafila dei test che ho continuato ad effettuare fino a due anni dall'esposizione. Durante questo arco di tempo mi sono sottoposto anche ad esami generici e, nel particolare, ad alcune tipizzazioni linfocitare. Queste hanno evidenziato sempre un deficit anche se minimo della percentuale dei cd4 e un aumento minimo dei cd8. Dottore come giudica questi valori anche in base all'esposizione con persona certamente positiva e ai sintomi forti che ho avuto? Come posso accertare una volta per tutte la mia negatività, non vorrei continuare a farmi test anticorporali per tutta la vita o dover aspettare degli anni per assistere al crollo dei cd4. Come posso fidarmi completamente dei test anticorporali che ho fatto dato che ci sono casi particolari di false negatività anche al di fuori del periodo finestra? Ciò che più mi preoccupa sono i sintomi post rapporto che ho avuto e questo valore di cd4 in percentuale che non si alza mai. Vorrei un suo gentile parere in proposito,i dottori che ho consultato hanno sempre cercato di minimizzare soprattutto sul fatto che la ragazza fosse positiva (e non capisco perchè visto che me l'ha detto lei). Attendendo una sua gentile risposta porgo distinti saluti. Sergio
Risposta di :
Gentile SergioD, Il rischio di infezione attraverso soluzioni di continuo della cute con secrezioni vaginali deve prevedere la presenza di ferite sanguinanti. I test HIV eseguiti a oltre due anni da questo comportamento potenzialmente a rischio devono essere considerati definitivi e non necessitano di ulteriori valutazioni cliniche. La tipizzazione linfocitarie a esprimere il rapporto di equilibrio del suo sistema immunitario che è geneticamente determinato. È normale che ci siano variazioni individuali nel rapporto tra la quota dei linfociti CD4 e quella dei linfociti CD8. Cordiali saluti dottor Guaraldi