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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di carlo del 18/09/2006

Scheda quesito

Nickame:
carlo
Data:
18/09/2006
Quesito:
gentili dottori una vostra dottoressa scrive nel gennaio 2005 a una domanda sui falsi negativi questo:- Sieroreversione: in alcuni soggetti in fase conclamata di infezione da HIV, precedentemente positivi al test ELISA, la debolezza delle difese immunitarie causata dalla malattia determina una scarsa produzione di anticorpi e la relativa negativizzazione del test. Questo può accadere anche all’inizio di una terapia antiretrovirale, nel periodo dell’immunoricostituzione. - Risposta atipica dell’ospite/Agammaglobulinemia: è una malattia molto rara, evidente sin dall'infanzia, che determina un difetto nella produzione di anticorpi. - infezione con sottotipi di HIV rari (HIV1-N, HIV1-O, HIV2): il test ELISA può non riconoscere il sottotipo O (Lancet 1994; 343:1393; Lancet 1994; 344:1333; MMWR 1996; 45:561). Questo sottotipo è piuttosto raro, e solo 2 pazienti con HIV1-O sono stati identificati negli USA fino al giugno del 2000 (MMWR 1996; 45:561; Emerg Infect Dis 1996; 2:209; AIDS 2002; 18:269). Il sottogruppo N è anch’esso piuttosto raro, tant’è che fino al giugno 2000 negli USA non ne era stato segnalato nemmeno un caso (J Infect Dis 2000: 181:470): il test ELISA risulta in genere negativo, mentre il test in Western Blot può essere positivo (Nat Med 1998; 4:1032). Nel caso di HIV2, il test ELISA risulta falsamente negativo nel 20-30% dei casi. non capisco i test attuali incluso il western blot vedono oppure no i sottotipi o n, hiv2 e chi è in fase avanzata risulta positivo oppure no?vi prego rispondetemi in quanto la dott.ssa ha creato confusione. grazie
Risposta di :
Gentile Carlo, la dr.ssa Cappi ha citato precisi dati di letteratura che si riferivano a test ELISA di I e II generazione. Confermo che gli attuali test identificano anche HIV 2 e HIV I sottotipo O in qualunque fase dell'infezione. Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi