Scheda quesito
- Nickame:
- Andre
- Data:
- 16/09/2006
- Quesito:
- Gent. Dott. Guaraldi, Le ho già scritto in precedenza per chiedere un suo parere in merito ad un rapporto orale passivo, baci profondi e anilingus con persona certamente Hiv positiva. A distanza di 16 gg dal rapporto ho presentato febbre a 37.8 che si è risolta spontaneamente nel giro di una nottata (la sera febbricitante il mattino no), diarrea e dopo qualche gg faringite della durata di 3 gg. Il mio medico di base sostiene che i sintomi dell'infezione primaria sono solitamente molto più invalidanti; comunque, considerato il contatto con una persona certamente sieropositiva, mi ha sottoposto ad un esame hiv rna qualitativo che ha detto che è l'esame più sensibile per l'identificazione dell'infezione in fase acuta. A distanza di 33 gg ho eseguito tale test con un test combinato antigene anticorpo entrambi con esito negativo. La sua tesi è che la sintomatologia accusata dopo il contatto sia dovuta ad una virosi intestinale e che ritiene statisticamente improbabile che io abbia acquisito l'infezione con un hiv rna qualitativa negativa a 33 gg. Mi ha detto di ripetere gli anticorpi a 3 mesi.
Spero di averle dato elementi per fare una considerazione. E' necessario che mi rivolga ad uno specialista infettivologo? Non so quanto il mio medico di base sia preparato in materia di hiv.
Grazie.
- Risposta di :
- Gentile ndre,
ribadisco che il suo rischio è stato lieve e non elevato. Mi trovo perfettamente d'accordo con il suo medicoi do base. Con i test già eseguiti ha già escluso la probabilità maggiore di avere contratto l'infezione da HIV. ttenda serenamente di ripetere il test ELISA a distanza di 3 mesi dall'accaduto.
Cordiali saluti
Dr. Guaraldi