Scheda quesito
- Nickame:
- Preoccupato
- Data:
- 27/08/2006
- Quesito:
- La ringrazio per la risposta su Stomoxys calcitrans.
Approfitto anche per chiedere se l'improbabilità della trasmissione di patologie vale anche per l'epatite C.
L'articolo cui accennava é proprio quello apparso sulla rivista Lancet nel 2002.
In alcuni articoli si sosteneva che S. calcitrans, prima di pungere, rigurgiti sangue sulla pelle, dopodiché comincia a "scavare" con i rostri, permettendo eventualmente al sangue rigurgitato di entrare.
Tuttavia questa teoria (quella della trasmissione uomo-scimmia)appare tra l'altro molto aleatoria, nel senso che é molto più probabile che i cacciatori di scimmie si fossero accidentalmente feriti durante le operazioni di macellazione piuttosto che le S. calcitrans avessero effettivamente permesso il salto di specie.
E' anche vero che S. calcitrans, in base alla mia esperienza, può provocare lesioni quasi impensabili sugli animali, arrivando a produrre una ferita aperta ampia sanguinante ed essudante. Ovviamente si tratta di condizioni di forte contaminazione. Inoltre, come é noto, una carcassa di scimmia non si muove né sente il dolore di una puntura (le S. calcitrans fanno molto male), basta averne avuto esperienza e sapere che, spesso, animali colpiti da queste mosche diventano pericolosi perché nervosi e spesso visti calciare. Di conseguenza, un gran numero di mosche, potevano effettivamente effettuare indisturbate il loro pasto e più mosche potevano pungere gli esseri umani.
Credo che una coorte interessante, tra l'altro, possa essere anche quella di chi effettua equitazione o lavora, come me, in ambito zootecnico, dove l'incontro con Stomoxys calcitrans é veramente all'ordine del giorno e di gran lunga più comune di una puntura di zanzara.
Anche nelle rimesse dei grandi supermercati, Stomoxys é reperto non inusuale sulle piastre collanti con attrattivi a feromoni.
- Risposta di :
- Gentile Preoccupato,
quanto detto per HIV può essere amplitato ad alytri virus a trasmissione parenterale. Anche per HCV non esistono dati epiddemiologici che supportino l'ipotesi di una trasmissione vettoriale.
cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi