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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Federico del 24/08/2006

Scheda quesito

Nickame:
Federico
Data:
24/08/2006
Quesito:
Salve, I miei complimenti per il servizio meraviglioso che svolgete. Vi espongo la mia questione: Circa un mese fa mi è capitato di gettare - in preda a chissà quale shaker di cervello - un quaderno e diversi fogli sparsi (per me molto preziosi) in un cestino della spazzatura pubblico. Circa dodici ore, quando la testa mi ricomincia a funzionare, corro a raccogliere quanto ho gettato. Frugo nel cestino (in preda ad una certa agitazione) e raccolgo quanto devo raccogliere, con un bel sospiro di sollievo; tuttavia con un ultima occhiata al cestino mi accorgo che dentro c'è un ago da siringa e qualche aghetto su supporto di plastica (di quelli che si usano per fare il foro per prendere la glicemia - credo). Nell'immediato ho pensato: "Che Fortuna! Non mi sono punto" e non ho degnato nemmeno di un ulteriore sguardo gli aghi. Semplicemente nei giorni successivi, avendo rapporti non protetti con la mia ragazza, mi è sorto un dubbio malsano, che a tratti resenta lo stato d'ansia vero e proprio. La questione malsana è: "E se mi fossi punto e non me ne fossi accorto?". La mia ratio si oppone significativamente a questa eventualità, tuttavia non riesco del tutto ad escluderla. Inoltre, essendo quegli aghi in prossimità, se non immediatamente sotto, il mio quaderno, posso supporre che si trovassero li da molto tempo (almeno 12 ore). Nel primo momento di angoscia ho passato svariate ore a fissare le parabole che fanno i treni quando ti sfilano davanti velocissimi - esperienza indimenticabile. Per quanto malsana, questa situazione mi ha parlato un po' di me. So che l'Hiv vive praticamente nulla fuori dall'organismo - nulla su uno spillo - forse un po' di piu dentro un ago senza siringa ma tuttavia ben poco. Diversa la situazione per le Epatiti. Epatite B: sono vaccinato. Epatite c: allargho le braccia. Benchè l'apprensione che mi causa questa situazione vada scomparendo man mano che la ratio prende il sopravvento - nella speranza che smetta di palparmi il collo in cerca di linfonodi, guardarmi allo specchio la schiena nell'intenzione di scambiare brufoli per rush cutanei, grattarmi ovunque per i pruruti, scamabiare le punture di zanzara per sintomi arcani dell'immunodeficienza (lo stress mi ha provocato insonnia, un dolore al collo terrificante, e una duplicazione nel numero delle sigarette quotidiane) - ho ancora momenti di sconforto. Sono ben cosciente che dovrei avere molta più apprensione per il sesso non protetto, rapporti orali occasionali etc..etc..etc.. ma la siringa non mi scende proprio (sembra una beffa atroce del destino). Sono stato terribilmente prolisso. Chiudo chiedendovi quanto ho da chiedere. (avrei potuto concludere in 4 righe - ne saranno almeno 20) Infilando le mani in quel cestino, ho corso qualche rischio? nell'eventualità che mi fossi punto? Possibile pungersi e non accorgersene? (Come toccare la pentola bollente e far finta di niente?) Gli aghi non cavi sono pericolosi? Rigraziamenti anticipati, Federico
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Federico, per correre un rischio di infezione, nella situazione da lei descritta, sarebbe stato necessario pungersi con la siringa: ciò avrebbe causato un contatto con il suo sangue e quindi il possibile rischio. Se si fosse punto, avrebbe sentito il dolore conseguente, per cui non riteniamo che lei abbia avuto un contatto da ritenersi pericoloso per l'infezione da hiv. Una puntura non dolorosa non è efficace perchè verosimilmente non supera lo strato cutaneo. Come lei sottolinea, inoltre, quegli aghi si trovavano nel cestino da tempo: il virus HIV al di fuori dell'organismo umano si inattiva in breve. Saluti. dr.ssa C.Galli, dott.ssa Cinzia Cappi