Scheda quesito
- Nickame:
- CRE.
- Data:
- 02/08/2006
- Quesito:
- da un po' di giorni mi pongo delle domande...1)circa 5 giorni fa ho avuto un rapporto orale passivo protetto con una prostituta africana.Non credo che il profilattico si sia rotto,ma ad un certo punto lei mi ha massaggiato per una ventina di secondi con le dita sulla zona che sta tra l'ano e i testicoli.la mia domanda e':nel caso in cui avesse piccoli residui di liquido seminale di qualcun'altro(magari di qualcuno con cui avesse avuto 10-15 minuti prima un altro rapporto sessuale) o sangue non fresco sulle dita, ed io una una micro lesione nella zona in cui sono stato massaggiato,e' elevato il rischio di contagio?Poi ho un altro dubbio:2)se piccole quantità di sangue fresco sieropositivo entrano in contatto con la superficie dell'ano-solo superficie- senza che su esso ci siano visibili ferite sanguinanti, è possibile un contagio?3)si parla di statistiche spesso nei forum e in generale su internet...si dice che il rischio di contagio da donna sieropositiva ad uomo sieronegativo in rapporti vaginale sia di 1 su 500 all'incirca:ora mi chiedo nel caso di contatto tra due ferite sanguinanti tra una persona hiv+ ed una hiv- quante e' la probabilita' di contagio????certa al 100% o molto di meno?...molti su questo punto non sanno nulla
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve CRE,
rispondiamo nell'ordine ai suoi quesiti.
1)la masturbazione non è pratica a rischio hiv: anche in caso di micro lesioni a contatto con liquido infetto, si tratterebbe di contatto indiretto e quindi non idoneo alla trasmissione del virus hiv che non resiste in ambiente esterno;
2)se il contatto con il sangue avviene nella parte esterna ed integra dell'ano, cioè nella zona ricoperta da cute, non è possibile un contagio, essendo la cute integra impermeabile all'ingresso del virus. Se il contatto avviene invece nella parte interna dell'ano fatta di mucosa, il rischio c'è ed è alto;
3)il contatto tra due ferite attivamente e copiosamente sanguinanti tra due persone sierodiscordanti rientra nella fascia alta di rischio di trasmissione (in una scala di tre gradi -lieve-moderato-alto-); questo non vuol dire rischio al 100%.
Saluti.
C. Stentarelli