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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di alsi del 01/08/2006

Scheda quesito

Nickame:
alsi
Data:
01/08/2006
Quesito:
Egregi dottori,sono un ragazzo di 19 anni,questa è la IIIvolta che ricorro al vostro aiuto e spero di non disturbarvi piu' in futuro.La domanda riguarda il seguente episodio: nel settembre 1999 sulla parete del bagno della scuola c'erano delle tracce di una sostanza che poteva essere sangue, avevano un colore rosa chiaro,si vedeva che erano state pulite e non erano fresche. Un mio compagno le ha toccate con le mani bagnate e cosi' sono scese lungo le piastrelle del muro delle striscioline(cioe' piccoli rivoli) d'acqua appena appena rosate. Il problema è che al momento non ci ho fatto caso, e cosi' ho appoggiato la mano sul muro dove c'erano queste tracce sbiadite e queste striscioline (ovvero i piccoli rivoli)per bere dal lavandino. Pochissimo tempo dopo sul dito ho visto un piccolo graffio da cui usciva pochissimo sangue: il graffio molto probabilmente c'era gia' quando ho toccato il muro, quindi volevo chiedere se in questo caso ho rischiato per hiv. All'epoca i miei genitori mi hanno tranquillizzato dicendo che non c'era alcun rischio ed in effetti in questi anni non ci ho piu' pensato,ho sempre goduto di ottima salute,non ho mai avuto comportamenti a rischio,ma da qualche giorno ci penso molto e cio' mi causa molta ansia percio' ho deciso di chiedere a voi se ho rischiato o no.Ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo perche' la mia fobia per hiv è diventata davvero molto forte. Confido nel vostro aiuto e nella vostra professionalita'.Grazie infinite e distinti saluti.
Risposta di :
Gentile Alsi, non vedo rishcio nella situazione che descrive. Ho notato che anche gli altri quesiti che lei ci ha inviaito erano per episodi del tutto non a rischio. Le consiglio quindi di leggere le pagine, del nostro sito, dedicate alle modalità di trasmissione così da avere idee più chiare per identificar ele situazioni di rischio. Saluti, dr.ssa Vallini