Scheda quesito
- Nickame:
- disperato
- Data:
- 15/07/2006
- Quesito:
- Vi ringrazio per la precedente e tempestiva risposta e sicuramente eseguirò un ulteriore test a novanta giorni ma ritengo incredibile che le indicazioni relative al periodo finestra fornitemi in uno dei più grandi ospedali di Genova dal medico responsabile di un centro che tra l'altro è di qualità certificata iso9001 siano inattendibili. Lui mi ha parlato CHIARAMENTE di periodo finestra di massimo 36 giorni con i test usati in quel centro. Cosa deve pensare un utente disorientato del servizio sanitario nazionale? Inoltre l'istituto superiore di sanità NON CONSIDERA a rischio il rapporto orale insertivo. Come è possibile? Rispondete per favore. Distinti saluti e grazie per il servizio comunque straordinario.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Disperato,
le riporto un frammento di quanto è scritto nel nostro sito sul periodo finestra:
"Nell’esperienza clinica condivisa, 3 mesi appaiono un periodo più che sufficiente per ritenere probante il risultato di un test ELISA. In ogni caso valutazioni circa la tipologia del contatto, lo stato sierologico del paziente fonte e la reiterazione del rischio imporranno maggior prudenza nell’interpretazione clinica del risultato.
Riteniamo pertanto che nella valutazione clinica individuale il counsellor può con assoluta correttezza scientifica stabilire sufficiente un periodo finestra di tre mesi."
Questa è la posizione che ha preso l' equipe di Helpaids valutando le ultime linee guida a disposizione.
Per quanto riguarda il rapporto orale abiamo più volte detto che il rischio di trasmissione dell' infezione è molto basso ma biologicamente plausibile, pertanto, nel caso di rapporti orali a rischio, consigliamo il test HIV.
Speriamo di poterle aver chiarito i suoi dubbi dubbi.
Cordiali saluti
Dr.ssa K.Luzi