Scheda quesito
- Nickame:
- titti
- Data:
- 13/06/2006
- Quesito:
- Gentili medici, usufruisco nuovamente di questo utilissimo servizio che fornite.Alcuni mesi fa vi avevo scritto relativamente ad alcuni miei dubbi su incontri che avevo avuto con una persona certamente sieropositiva, ho ricevuto una risposta del Dott. Guaraldi rassicurante che mi diceva che gli episodi raccontati non erano a rischio.Ora scrivo di nuovo perchè ho deciso di continuare a frequentare questo ragazzo.Naturalmente entrambi siamo spaventati perchè è una situazione abbastanza nuova sia per me che per lui in cui pur sapendo ormai esattamente cosa è a rischio e cosa non lo è abbiamo spesso paura di farci male.Ancora ad oggi non abbiamo mai avuto rapporti completi ma abbiamo una intimità(peraltro scarsa ma desiderosi di fare 1000 passi avanti) limitata fatta di coccole e qualche episodio di masturbazione reciproca.Entrambi ci siamo rivolti a medici ed esperti per avere la situazione il più chiara possibile però, forse irrazionalmente, le paure legate al contagio spesso riaffiorano(pur avendo la totale consapevolezza dei nostri "scambi").Io, oramai da diversi mesi vivo con alcuni sintomi come linfonodi ingrossati(ghiandole sottomandibolari), lingua in gran parte bianca con la punta molto rossa e in questo caso secondo i medici si tratta di mancanza di vitamine ma dicono di non poterne essere totalmente certi, capogiri, dolori muscolari...Insomma tutti sintomi legati all'hiv.L'ultimo test l'ho fatto intorno al 10 aprile con esito negativo ma ci sono giornate come questa in cui mi sorgono dubbi, dati da questi sintomi, relativamente ad un ipotetico contagio.Il fatto è che tante volte si sente parlare di scarsissime quantità di liquidi sufficienti per la trasmissione del virus e, per quanto gli scambi che vi ho indicato vengono da tutti definiti non a rischio,ci sono momenti in cui non riesco ad essere tranquilla perchè anche in quelle circostanze ci possono essere liquidi seppur in quantità scarsa.Vi chiedo cortesemente un parere, un conforto rispetto a questa situazione ringraziandovi sin d'ora per quello che farete.Grazie.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Titti,
ha deciso di continuare a frequentare un ragazzo col quale è legata affettivamente. Il fatto che sia sieropositivo, inevitabilmente porta entrambi a prestare attenzione durante i contatti intimi: è un atteggiamento corretto e maturo.
Le paure che esprime nella sua lettera, sarebbero giustificate solo se aveste comportamenti che mettono sieramente a rischio la vostra salute: comportamenti che al momento non avete avuto.
Se sente che per lei sarebbe importante parlare non solo dei rischi di infezione hiv, ma anche degli aspetti emotivi legati alla vostra relazione, potrebbe rivolgersi presso un consultorio familiare e discuterne con uno psicologo. Potreste anche decidere di fare qualche incontro di coppia.
Se nonostante la malattia del suo partner, avete deciso di stare insieme, è perché probabilmente, c'è un legame importante e questo può esservi d'aiuto anche per attenuare le vostre paure e vivere più serenamente, sempre con un po' di attenzione, la vostra storia.
Saluti.
dr.ssa C.Galli