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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di kirk del 03/06/2006

Scheda quesito

Nickame:
kirk
Data:
03/06/2006
Quesito:
Gentili dottori, vi ho già scritto in due diverse occasioni e, nonostante mi abbiate detto di stare tranquillo, non riesco a dimenticare l'episodio che mi ha fatto cadere in una profonda depressione. Più che l'episodio in se stesso (che come mi hanno detto tutti è davvero a rischio praticamente nullo) quel che mi preoccupa a morte sono tutti i disturbi e il malessere che avverto. Da un lato sono convinto che il rischio corso è trascurabile, mentre dall'altro non riesco a tranquillizzarmi a causa di una serie di sintomi che si sono manifestati in coincidenza dell'episodio incriminato. In particolare, come vi ho già scritto, ho dolori alla gola, naso chiuso, dolori ai nervi, un po' di cefalea, qualche problema intestinale (alternanza fra periodi di stitichezza e periodi con feci molli), ecc. Ciò che mi preoccupa è il fatto che tale malessere dura da troppo tempo (più di 50 giorni) e nessun medico ne ha ancora capito l'origine dato che ho tutti i parametri del sangue nella norma e sono negativo anche al test EBV. Possibile che si tratti solo di una coincidenza?possibile che sia tutto psicosomatico (esiste una faringite psicosomatica?). E' possibile che eventuali sintomi da sieroconversione si manifestino nella modalità suddetta senza febbre, senza linfoadenopatie e senza rash cutanei?Pensando all'episodio mi sembra davvero impossibile, ma non saprei da quant'altro potrebbero dipendere...Per cercare un po' di sollievo ho fatto un test ELISA a 54 giorni ed è risultato negativo. Da quel che ho letto da altre vostre risposte questo dovrebbe garantirmi il fatto che questi disturbi non dipendano dall'HIV, in quanto se fossero stati sintomi da sieroconversione il test sarebbe risultato quantomeno incerto, per non dire positivo. Premetto che rifarò il test ai 3 mesi poichè so benissimo che non ci si può basare solo su dei sintomi aspecifici per fare delle diagnosi, però vorrei capire se è vero che le sieroconversioni oltre le 6 settimane sono più uniche che rare e se è vero che voi non avete mai osservato sieroconversioni oltre il secondo mese. Purtroppo in seguito a questa vicenda non riesco più a svolgere le normali attività quotidiane e, in certi momenti, sono convinto di essere stato contagiato, tant'è che mi aspetto solo la positivizzazione del test...Vorrei inoltre capire con quale spirito posso affrontare il test definitivo (sono davvero convinto di essere un raro esempio di persona con sieroconversione tardiva). Grazie per l'attenzione, cordiali saluti.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentilòe Kirk, se le è già stato confermato che l'episodio a cui si riferisce non è a rischio di infezione hiv, ribadiamo che i sintomi di cui scrive non possono essere imputabili ad una sieroconversione, così come il test non può che risultare negativo. Se nonostante il risultato al test che ha deciso di effettuare, non dovesse ancora riuscire a tranquillizzarsi, le consilgiamo di rivolgersi ad uno psicologo o ad un consultorio familiare, per poter elaborare lo stato d'anzia ancora presente. Saluti. dr.ssa C.Galli