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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di devics del 16/05/2006

Scheda quesito

Nickame:
devics
Data:
16/05/2006
Quesito:
Sto nel panico più totale, e adesso vi spiego perché. Sabato scorso ero fuori da un teatro a parlare con alcuni conoscenti. Tra questi un ragazzo diciamo così un po' frikkettone, almeno nel look, e di lui so anche che ha avuto diverse ragazze. Mentre parlavo con loro... a un certo punto ho avvertito la sensazione che qualcosa mi finisse nell'occhio. Non è la prima volta che avverto questa sensazione, magari era solo una suggestione... Non so perché, ma non ho pensato che mi ci fosse finito uno schizzo di saliva, nell'occhio, forse perché non mi sembrava che nessuno parlasse verso la mia direzione (anche perché io non ho detto quasi una parola durante il dialogo a 4). E ho pensato che qualcuno dei quattro partecipanti alla conversazione potesse essersi ferito a un dito, e che quindi nel mio occhio fosse finito un po' del suo sangue... I miei sospetti sono finiti, appunto, sul ragazzo "frikkettone" (magari aveva un taglio e mentre parlava, gesticolando, del suo sangue era finito nel mio occhio, che ho scoperto da un po' essere una pericolosa mucosa). E i miei sospetti sono aumentati quando questo ragazzo qui, dopo circa un quarto d'ora-venti minuti di conversazione, senza dire nulla a nessuno, senza salutare (forse non c'è nulla di strano) è rientrato dentro al teatro dove era in corso una rassegna di documentari. Ho aspettato quasi dieci minuti (sperando di vederlo tornare da noi) e poi sono entrato anch'io nel teatro, andando al bagno, per vedere se vi scorgevo il "ragazzo frikkettone" (nella mia mente mi ero subito immaginato che fosse andato al bagno a sciacquarsi un'eventuale ferita... certo, non capisco bene come e dove si fosse ferito visto che aveva parlato tranquillamente con noi per diverso tempo... ma certo non mi sono messo lì a controllare tutti i suoi movimenti, magari si è ferito e non me ne sono accorto, o gli si era riaperta all'improvviso una vecchia ferita!). Vengo al punto. Entro quindi al bagno ma lui non c'è. Ma cosa vedo in uno dei due lavandini? Uno era pulito, l'altro invece... sul pomello dell'altro lavandino io ho visto quello che m'è sembrato uno strato di sangue secco! Non sono sicuro al cento per cento, ma era un qualcosa, e non un piccolissimo puntino, ricordo, di colore rossastro scuro. Sembrava secco, ma anche qui non posso avere la certezza matematica, non sono certo stato lì a toccarlo con le mani. E inoltre c'era un pezzo di carta bagnato, sporco temo di un qualcosa di colore sul rosa. E tre capelli lunghi. A quel punto sono stato assalito dal panico. Ho indagato con lo sguardo per due tre minuti, poi sono dovuto uscire visto che entrava altra gente, nel bagno. Il mio terrore nasce dall'equazione sensazione di qualcosa nell'occhio-timore che quello si fosse tagliato (pur non avendo notato atteggiamenti strani mentre parlava)-possibile sangue secco e altre cose strane nel bagno! Che dite, ho corso qualche rischio? Se m'è finito del sangue di quel tizio nell'occhio, standogli vicino mentre parlava con noi? Quanto sangue deve finire nell'occhio per correre rischi? Magari ho avuto solo una sensazione, maledizione, ma come faccio, adesso, a saperlo? Inoltre magari quel ragazzo non è affatto sieropositivo (so bene che non tutti siano sieropositivi, anzi); ma sono nel panico più totale, e non so che fare. Sono nel panico anche perché mi scervello a cercare di ricordare bene tutto quello che ho visto nel bagno. Devo fare il test? Per favore rispondetemi, con certezza scientifica, sto anche da un mese frequentando una ragazza non vorrei infettarla, e ditemi anche perché ho corso o non corso rischi. Vi ringrazio di cuore
Risposta di risponditore non trovato:
Salve, Devics. Il suo sfogo esprime chiaramente la situazione di panico che dice di provare. Nella storia che ci ha raccontato non ci sono elementi di rischio e perciò non deve assolutamente eseguire il test. La mucosa dell'occhio può essere attraversata dal virus solo in condizioni particolari che ricorrono quando consistenti quantità di sangue fresco infetto la colpiscono. Questo rischio è di tipo professionale e riguarda operatori sanitari, quali gli infermieri o i dentisti che, come avrà notato, spesso si dotano di grandi occhiali trasparenti e protettivi quando esercitano pratiche a rischio di sanguinamento sui pazienti. Nella vita quotidiana non vi sono rischi di questo tipo, quindi non abbia timore di poter incontrare il virus attraverso la normale vita di relazione. In assenza di comportamenti a rischio, stia quindi sereno con la sua ragazza. Cordiali saluti dr.ssa M. Durante