Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Lupetto del 16/04/2006

Scheda quesito

Nickame:
Lupetto
Data:
16/04/2006
Quesito:
Egregi Dottori di helpaids, vi scrivo per sapere la Vostra opinione in merito alle nuove scoperte e all'evoluzione scientifica per quanto riguarda la possibilità di controllare o di eradicare definitivamente l'hiv. Da più parti, in tanti siti, si legge di sperimentazioni di vaccini terapeutici (lo stesso Prof. Montagnier ha annunciato che in circa 2 anni dovrebbe essere sviluppato un vaccino terapeutico efficace), di scoperte importanti riguardanti la capacità dell'hiv di eludere il sistema immunitario e di bloccare gli anticorpi, di sperimentazioni in merito all'applicazione della terapia genica e delle cellule staminali (in america per esempio o anche qui in Italia presso Molmed del Parco di Biotecnologie del San Raffaele di Milano), di nuovi farmaci che sostituiranno progressivamente gli attuali rendendo molto più semplice la terapia... (addirittura ho letto di nuovi potentissimi antibiotici anti-hiv dal sangue dei coccodrilli!!!). Difensine, interluchine, correzioni nel dna cellulare attraverso l'introduzione di geni restenti al virus, riserve illimitate di linfociti "pronti all'uso", nuovi enzimi capaci di inibire il virus (DDX3)... Insomma, al di là di facili ottimismi secondo voi davvero la medicina sta probabilmente raggiungendo nuovi ed insperati traguardi anche per quanto riguarda questa terribile malattia? Davvero in base alle continue scoperte e alla ricerca è concretamente ragionevole ipotizzare che nell'arco di 10 anni ad esempio la scienza avrà trovato soluzioni radicali innovative? Vi ringrazio per l'attenzione e mi auguro di cuore che per milioni di sieropositivi e ammalati si stia davvero avvicinando il mattino di un giorno nuovo. Grazie ai ricercatori di tutto il mondo.
Risposta di :
Gentile Lupetto, ho apprezzato i toni entusiati ma pacati del suo augurio a cui mi associo. Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi