Scheda quesito
- Nickame:
- disperato79
- Data:
- 18/03/2006
- Quesito:
- Gentilissimi dottori sono disperato ed ho bisogno di una risposta certa sulla situazione che mi si è creata e certo della Vostra professionalita vengo al dunque.Premetto che sono sposato e padre di 3 stupendi bambini da qui ecco spiegato il mio terrore.Qualche sera fa di ritorno dal lavoro ho avuto un incidente stradale che ha coinvolto un ragazzo sieropositivo che conosco.In pratica lui è venuto addosso alla mia macchina col suo motorino e si è ferito in maniera seria.Istintivamente ho soccorso il ragazzo dal momento che io non mi sono fatto nulla ma sono venuto a contatto attraverso le mie mani con una quantita considerevole del suo sangue.Eravamo entrambi spaventati ed abbiamo atteso i soccorsi che sono arrivati sul posto dopo circa dieci minuti,poi sono andato a casa e qui dopo circa 1 ora e mezza dall'accaduto mi sono lavato le mani che erano sporche del sangue del ragazzo sieropositivo ormai secco.Ho pero' notato la presenza di tre taglietti sul pollice della mia mano fatti al lavoro circa 5 ore prima.Non sanguinavano di sicuro pero' dolevano e lacrimavano non so se è il termine giusto ma in pratica i taglietti di lunghezza non superiore ai 3 mm. brillavano e si vedeva la carne rossa al loro interno. Ho cercato di spiegare al meglio l'accaduto e la domanda è ovviamente quella di sapere se ho corso rischio di contagio da hiv dal momento che non ho piu una vita sessuale normale con mia moglie e psicologica con i miei bambini.Vi prego di rispondermi presto e con tutta la sicurezza possibile.Vi ringrazio moltissimo e scusate la lungaggine dello scritto.Grazie.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Disperato79,
l'evento che descrive potrebbe risultare a rischio di trasmissione HIV se il sangue del ragazzo che lei scrive essere sieropositivo, fosse venuto in contatto con ferite aperte e sanguinanti delle sue mani. Se quindi i taglietti che riferisce sul pollice possono definirsi ferite aperte, allora diventa opportuno per lei, rivolgersi ad un ambulatorio di test and counselling (c/o un reparto di malattie infettive) e chiedere di effettuare il test hiv insieme ad altri esami per malattie trasmissibili tramite contatto di sangue, come epatite B e C.
Rammentiamo che per contatti a rischio con persone certamente sieropositive, la conferma del risultato del test è a sei mesi dell'episodio di rischio. Lo stesso per ciò che riguarda HBV e HCV (epatiti).
Con questo non vogliamo spaventarla più di quanto già lei non sia, ma riteniamo importante, anche per la sua tranquillità, togliersi ogni dubbio, per sè e la sua familgia.
saluti.
dr.ssa C.Galli, dott.ssa Cinzia Cappi