Scheda quesito
- Nickame:
- arianna
- Data:
- 12/03/2006
- Quesito:
- Buongiorno.
Vi scrivo per avere delle delucidazioni in tema di cura dell’infezione da sifilide.
Nel febbraio del 2005 mi sono sottoposta per la prima volta ad un controllo per l’Hiv: i risultati della sieorologia sono stati negativi, tuttavia mi è stata riscontrata un’infezione da sifilide. Devo dire che la cosa mi ha sorpresa molto, in quanto non ho mai avuto alcuna manifestazione che potesse far pensare a questo tipo di infezione, ovvero mai alcun sintomo – di quelli normalmente riscontrabili nelle varie fasi della malattia- per lo meno visibile. Non ho mai avuto rapporti occasionali, e non ho notato alcun sintomo nei miei partner.
I risultati dell’esame sono stati:
Ac anti-Ag Treponemico IgG (FTA/ABS) reattivo medio
Ac anti-Ag Treponemico (TPHA) 1/640
VDRL 1/1
Hiv ed epatite b negativo
Il 21/03/05 ho ripetuto la sierologia, sempre presso la stessa struttura ospedaliera, con i seguenti risultati:
VDRL 1/2
TPHA 1/5120
FTA/ABS reattivo medio
Hiv negativo
Inizio la terapia il 9/04/05, con 1.200.000 unità giornaliere di diaminocillina per via intramuscolare per 14 gg. Nel frattempo, il 07/04/05 mi sottopongo ad una ulteriore sierologia, visti i risultati discordanti delle due precedenti: i risultati sono identici a quelli del 21/03.
Faccio fare la sierologia anche al partner che ho avuto nell’ultimo anno, e risulta negativo sia alla sifilide, che all’hiv e all’epatite B.
Il 02/05/05, una decina di giorni dopo aver terminato la terapia, faccio un’ulteriore sierologia, con risultati sempre identici alla precedente.
Il 25/07/05, la sierologia di controllo mi dà questi risultati:
VDRL 1/2
TPHA 1/1280
FTA/ABS Reattivo medio
Hiv negativo
Il primario di dermatologia, che mi ha in cura, mi comunica che devo considerarmi guarita. Inizio comunque una nuova terapia di 4 settimane, con 1.200.000 unità due volte alla settimane (tot. 8 iniezioni intramuscolari)
Il 1/12/05 ritorno in ospedale ed effettuo una nuova sierologia di controllo:
VDRL 1/2
TPHA 1/5120
FTA/ABS Reattivo medio
Hiv negativo
In febbraio ho quindi iniziato un terzo ciclo di terapia, per via intramuscolare, 2 iniezioni settimanali, per 5 settimane, di 1.200.000 unità di diaminocillina. Ora devo aspettare aprile per effettuare una nuova sierologia.
I miei dubbi e le mie domande sono relativi ai risultanti discordanti dei vari test: non sono riuscita ad avere dal medico una indicazione più o meno precisa di quando possa essere insorta l’infezione. Potreste darmi delle indicazioni in merito? Avrei dovuto sottopormi ad altri tipi di test più specifici? Inoltre, non ho avuto rapporti sessuali in quest’ultimo anno, e quindi il rialzo del titolo TPHA mi ha lasciata perplessa. Qual è il titolo che devo guardare per capire se c’è stato un miglioramento, o una guarigione? Che valore deve assumere? So che qualcuno di essi può rimanere positivo per tutta la vita, ma non capisco quale.
Inoltre, sono molto preoccupata, perché a cominciare da dicembre, ho avuto 3 episodi di vertigini (a distanza di un mese l’uno dall’altro), nausea, e sensazione di orecchio sinistro tappato completamente, episodi che mi sono durati circa 10 minuti. Dall’inizio di febbraio ho iniziato ad avvertire un acufene all’orecchio destro, che non ha mai smesso. Ho consultato quindi un otorino, che mi ha prescritto gli esami del caso: ho effettuato vari test audiometrici e una risonanza magnetica cerebrale, tutti con risultato negativo.
Confesso di essere fortemente angosciata, perché ho pensato a complicanze dovute alla sifilide, ovvero alla neurosifilide: il fatto che io non abbia mai avuto sintomi evidenti, mi fa pensare che possa aver contratto l’infezione anche parecchio tempo fa, e considerando che ho 37 anni e ho iniziato la mia attività sessuale a 19, potrebbero essere anche 18 anni. Ho espresso questi dubbi sia alla dermatologa che all’otorino, ma hanno risposto di stare tranquilla, che di questi tempi è improbabile parlare di terzo stadio o di neurosifilide, e che in anni di attività non hanno mai riscontrato questi stadi. Inoltre, la dermatologa mi ha detto che le sembra eccessivo dover fare un esame del liquor normale. Ma è così pericoloso?
Io continuo invece a essere molto dubbiosa in merito e sinceramente non so più cosa fare: non sono un medico, e quindi non posso certo contraddire il parere degli specialisti, e i miei dubbi nascono naturalmente da ciò che ho potuto leggere in rete, ma mi sembra che la mia situazione sia sottovalutata. Preciso inoltre che nel gennaio del 2005 ho effettuato una cura con eritromicina perché in seguito a un tampone vaginale mi erano stati riscontrati degli uroplasmi: secondo la specialista dermatologa questo potrebbe aver ‘troncato’ la manifestazione dei sintomi della sifilide. Cosa devo fare? A chi posso rivolgermi? Sono residente nel Veneto.
Mi scuso per la lunghezza, ma, credetemi, non so veramente cosa fare: ho timore di non essere curata nel modo giusto e di avere un peggioramento dei sintomi, in particolare uditivi.
Grazie.
Arianna
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile navigatrice, lei ci scrive che poco piu' di un anno fa le e' stata riscontrata un'infezione da sifilide in occasione di un'indagine di laboratorio relativa ad alcune MST.Ci esprime inoltre i dubbi che nascono dai risultati discordanti dei test eseguiti. La sifilide e' un'infezione che viene contratta abitualmente con i rapporti sessuali, ma spesso non e' possibile risalire a quando e' avvenuto il contagio, perche' puo' mancare qualsiasi sintomo e la diagnosi avviene, come nel suo caso, in modo occasionale nel corso di un controllo che comprenda i test sierologici specifici.: si parla di sifilide latente in quanto le manifestazioni cliniche sono assenti, pur essendo positivi i test.Le manifestazioni cliniche inoltre possono essere mascherate per effetto di antibiotici assunti per altri motivi ( lei ad esempio ha effettuato , in seguito a un tampone vaginale positivo, una terapia per una infezione da uroplasmi).La sifilide e' curabile in modo efficace e risolutivo con la penicillina ed esistono dei protocolli condivisi nei centri deputati alla diagnosi e alla cura delle MST: il dosaggio e la durata del trattamento dipendono dai controlli clinici e dalla sierologia. La posologia utilizzata, per quanto riguarda la penicillina, puo' quindi, entro certi limiti, variare.Non esistono norme standardizzate per il follow-up, ma se dopo 12 mesi non si osserva un calo dei titoli anticorpali di almeno 4 volte , potrebbe essere indicato l'esame del liquor ( non e' pericoloso).Sara' quini importante valutare i risultati dei test che lei eseguira' in questo mese di aprile. Per quanto riguarda i test, l'associazione VDRL e TPHA e' la piuì utilizzata per lo screening e il monitoraggio dell'infezione.La VDRL nella maggior parte dei casi si negativizza dopo circa un anno di trattamento. I titoli risultano comunque bassi, non superando 1/4. Il TPHA spesso non si negativizza mai, anzi, mantiene titoli relativamente alti, creando inquietudini ingiustificate in mancanza di qualsiasi correlazione clinica. L' FTA-abs da' una positivita' che persiste anche dopo un trattamento adeguato, riducendosi di intensita' con il passare del tempo.
Lei e' seguita con la terapia adeguata in modo assiduo dagli specialisti che l'hanno in cura e che l'accompagneranno fino alla conclusione del percorso terapeutico. Le facciamo i nostri auguri e la salutiamo
Dr.ssa Fabia Businco