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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di duke del 02/02/2006

Scheda quesito

Nickame:
duke
Data:
02/02/2006
Quesito:
Salve, innanzitutto grazie per le risposte ai miei precedenti quesiti. Vorrei sottoporvi meglio la mia situazione. Soffro dal 2003 di una sinovite al ginocchio sinistro che in base alla Rmn cui mi sono sottoposto nel settembre scorso sembra essersi cronicizzata. Per l'esattezza sono stato sottoposto già nel dicembre 2004 ad una parziale sinoviectomia nel corso della quale è stata riscontrata una sinovite villonodulare con residui proteici (aderenze) attribuite dal medico ad un episodio infettivo precedente. In effetti nel 2003, mentre il ginocchio era già gonfio di liquido, ho avuto una forte infezione intestinale, resistente alle normali terapie, concomitante con una linfoadenopatia diffusa. Questo quadro mi ha spinto a fare un esame hiv (maggio 2003) ad almeno 4-5 mesi dall'ultimo episodio potenzialmente a rischio (cmq. non ho mai avuto rapporti non protetti) con esito negativo. Quasi nello stesso periodo ho fatto anche altre analisi del sangue da cui risultava positività alla: toxoplasmosi, mononucleosi, citomegalovirus. Nel corso del 2004 le condizioni generali sono abbastanza buone (riduzione del gonfiore del ginocchio dopo molti esercizi di stretching e potenziamento muscolare). Nell'autunno 2004 riacutizzarsi dei sintomi al ginocchio (gonfiore, difficoltà di piegamento) e nel dic 2004 sinoviectomia di cui sopra.Sembra tutto risolto ma nel giugno 2004, di nuovo dolore nella deambulazione e rigonfiamento. Faccio una RMN che conferma uno stato di infiammazione della sinovia anche se questa volta la sinovite non è villonodulare... Anche il tecnico tende a ricondurla ad un fatto infettivo... Vado da un reumatologo che mi prescrive analisi per ricerca anticorpi antinucleo (positivi), complemento c3 e c4, ANA, ANCA, P ANCA, C ANCA, ves e pcr. Dopo aver escluso patologie di natura autoimmune (lupus, morbo di becet, artrite reumatoide, ecc.) il professore decide la diagnosi: spondiloartrite sieronegativa presumibilmente originata da un evento infettivo precedente (vedi risultati analisi del 2003). Inizio un ciclo di 2 mesi di cortisone (partendo da 16 mg per 10 giorni). dopo un mese aggiungo compresse di Salazopryn. La situazione complessivamente migliora, ortopedico e reumatologo trovano bene il ginocchio ma io comunque avverto sempre (al tatto) l'ispessimento della sinovia e un senso di infiammazione del ginocchio. Vengo al dunque: è possibile una qualunque correlazione della sintomatologia del ginocchio con l'hiv? Ripeto che oltre al caso descritto nei quesiti precedenti non vi sono stati rapporti non protetti ma solo casi di massaggi (ricevuti ed effettuati), strofinamenti, contatti tra preservativo e dita con pellicine sollevate (ipotizzando un contatto con residui vaginali) senza sanguinamenti evidenti oltre, infine, al caso descritto nell'ultimo quesito riguardante la vasca idromassaggio con possibile presenza di liquidi organici galleggianti - molto probabilmente l'acqua non era addizionata con cloro... -. Grazie e mi scuso per la lunghezza della lettera.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Duke, non è possibile una qualunque correlazione della sintomatologia del ginocchio con l'hiv. A maggior ragione per quanto lei stesso scrive: "non vi sono stati rapporti non protetti". Saluti, dr.ssa Vallini