Scheda quesito
- Nickame:
- leonardo
- Data:
- 24/01/2006
- Quesito:
- leonardo, 26.12.2005
leonardo, 19.12.2005
Non voglio abusare della vostra pazienza né del vostro prezioso tempo. Tuttavia, dopo avervi inviato una domanda (cui avete puntualmente risposto in data 9.12.05), mi accorgo di aver omesso un dato fondamentale, che forse potrebbe cambiare i valori di rischio: ho portato a casa il preservativo avvolgendolo in un fazzoletto di carta e (cosa non detta nella precedente domanda) ho messo il fazzoletto e il preservativo nella tasca, chiusa con zip, di un giubbotto da moto. La domanda, pertanto, è la seguente: le secrezioni vaginali depositate sulla superficie esterna di un preservativo, chiuso in una tasca sostanzialmente impenetrabile all’aria e avvolto in un fazzoletto di carta, possono far si che il virus sopravviva, anche fuori dall’organismo, per circa 10 minuti? Attendo una salvifica risposta e allego la promessa di non importunarvi ulteriormente. Grazie.
Risposta
Gentile Leonardo,
il virus ha scarsissima resistenza all'esterno del corpo; nella situazione descritta non è possibile che il virus possa sopravvivere dopo 10 min. Può pertanto stare tranquillo.
Distinti saluti.
S. Zona, dr.ssa Mazeu I
Il problema sta assumendo peso da psicologo comportamentale. Me ne rendo conto. Tuttavia, per successive precisazioni, arrivo alla questione nella sua interezza. Temo di non essermi spiegato nel migliore dei modi: il virus, in assenza d'aria, sopravvive per circa 10 minuti o no? Il preservativo portato a casa, bagnato di secrezioni vaginali, era precisamente avvolto in un fazzoletto di carta. Il fazzoletto di carta a sua volta era all'interno della confezione (vuota) di plastica che serve a contenere i fazzoletti stessi. E infine: il tutto era nella tasca, chiusa con zip, di un giubotto da moto. Temo che, per aver disatteso il proposito di non disturbarvi oltre, possiate non rispondermi. Mi scuso, anticipatamente, ma spero davvero in una vostra definitiva risposta! Grazie.
Risposta
Gentile Leonardo,
dall'episodio riferito, non è possibile dare con netta certezza un parere.
Comunque come già detto nella precedente risposta, il virus ha scarsissima resistenza all'esterno del corpo; inoltre il contatto del detto profilattico con eventuali mucose o fertite aperte sarebbe indiretto. Per noi può stare tranquillo.
Distinti saluti.
Dr.ssa Mazeu I.
Non ho più giustificazioni per la mia insistenza. Spero voi abbiate la pazienza per darmi un'ultima precisazione: la mia paura è quella che, toccando il preservativo nel bagno di casa mia per esaminanrne l'integrità, io abbia potuto inavvertitamente toccare, con mani bagnate di secrezioni (che erano sul preservativo) qualche oggetto tagliente che si trovava nel bagno (rasoio, forbici, ecc.), o di aver toccato l'asse del water e quant'altro... Temo così che qualche mio familiare possa essere venuto a contatto con le suddette e dannate secrezioni...(vuoi perché mia sorella soffre di emorroidi sanguinanti; o vuoi perchè mio padre possa essersi tagliato con tale rasoio subito dopo che io lo abbia toccato, ecc.). Va precisato che non ho timori per quanto riguarda la mia persona, poiché mi sono sottoposto a un test a distanza di oltre sei mesi da tali incresciosi episodi! Non ho il coraggio, e soprattutto mi chiedo se sia necessario, dire ai miei familiari di sottoporsi a un test dell'aids! Abbiate pazienza e, vi prego, datemi un'ultima risposta. Grazie. Davvero...infinite
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Leonardo, le sue ulteriori precisazioni non portano a cambiare il nostro giudizio: sia per lei che per i suoi familiari, non ci sono stati rischi di contrarre il virus dell'hiv nelle modalità da lei ipotizzate o per come si sono svolti i fatti.
Saluti.
dr.ssa C.Galli