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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di caty del 19/01/2006

Scheda quesito

Nickame:
caty
Data:
19/01/2006
Quesito:
Buongiorno,grazie del vostro servizio. Ho già scritto una volta ma ho sbagliato a formulare la domanda. A proposito del virus hpv, l'attinenza con l'hiv a cui mi riferivo era come ho letto, che un gran numero di donne sieropositive ha più possibilità di contrarre il virus hpv. Per questo motivo dopo aver scoperto di essere afflitta da una sil (displasia di grado I) dovuta al papilloma ho fatto il test hiv perchè giusto un anno prima avevo avuto un unico rapporto a rischio (vaginale non protetto) dopo 4 anni da single senza alcun rapporto sessuale. Il test è risultato negativo ma sto vivendo mesi di ansia e di incredulità riguardo il risultato perchè ho continui problemi ginecologici come bruciori, irritazioni, mai avuti; candidosi orali e faringee, una faringite da 2 mesi che non accenna a passare, linfonodi ingrossati e dolenti un pò ovunque, artromialgie. Insomma dopo quel rapporto non protetto (nov 2004) e a distanza di un anno non riesco a stare più bene, ho continui fastidi di chiara origine immunitaria ma il test è negativo.Non capisco più nulla, vi prego di aiutarmi se potete.E' mai possibile che si tratti di uno sbaglio del laboratorio? Se avessi contratto l'hiv questa dovrebbe essere una fase di latenza, invece per come mi sento mi sembra più una fase da infezione acuta... PER CHIAREZZA AGGIUNGO CHE IL RAPPORTO RISALIVA AL NOV 2004 IL TEST HIV L'HO EFFETTUATO A DICEMBRE 2005. GRAZIE, VI PREGO, ORMAI VIVO ALLA GIORNATA COL COSTANTE PENSIERO DI DOVER MORIRE O DI AVER QUESTA MALATTIA E MAGARI DI UN RISULTATO FALSO NEGATIVO.
Risposta di :
Gentile Caty, ci riferisce di aver avuto un rapporto non protetto nel novembre 2004 e di aver effettuato un test HIV a distanza di un anno da quel rapporto. Il test ha perciò valore diagnostico definitivo. Riferisce inoltre diversi problemi che la preoccupano: candidosi orale e faringea, faringite, artromialgie, adenolinfopatie. Tali sintomi, come anche lei stessa ha scritto, non possono essere sintomi di una sieroconversione, in quanto eccessivamente duraturi e troppo distanziati nel tempo dal rapporto a rischio. Le consigliamo pertanto di rivolgersi al suo medico di fiducia per effettuare i corretti percorsi diagnositici e terapeutici per risolvere tali problemi. Riferisce inoltre di vivere con la paura che il suo test HIV sia risultato negativamente falso. Non riteniamo necessario ripetere il test; può comunque effettuare un altro test per fugare ogni dubbio sul suo stato sierologico. Distinti saluti. S. Zona