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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di giovanni del 11/01/2006

Scheda quesito

Nickame:
giovanni
Data:
11/01/2006
Quesito:
Salve e grazie per lo splendido lavoro che svolgete. Ho un problema e vista la vostra esperienza spero possiate aiutarmi.Ho sempre avuto una gran paura delle malattie e fra queste l'AIDS è quella che mi spaventa di più.La vedo dappertutto anche in una semplice stretta di mano.Ho sempre avuto rapporti protetti e mai con soggetti a rischio, ma ciò comunque non lenisce la mia paura e le mie ansie. Non sò dire quando sia iniziata questa psicosi, ma adesso la situazione è pesante. Vorrei farvi un esempio per meglio farvi comprendere:dopo una storia di 3 anni con la mia ragazza le cose si sono deteriorate e ci siamo allontanati per un breve periodo, dopo un paio di mesi ci siamo rivisti e abbiamo avuto un rapporto orale che lei ha praticato a me ed io a lei.Subito dopo quell'incontro ho iniziato a pensare: "chissa con chi è stata? chissà se ha avuto rapporti con altri uomini?".. ed ho iniziato a pensare di aver contratto qualcosa in maniera seria ed ossessiva.Ossessione che è finita solo nel momento in cui ho fatto il test che ha dato esito negativo.Dopo quel episodio non l'ho rivista più essendo la storia finita. Adesso da quasi un anno frequento un'altra donna, pensavo di aver superato quelle paure ma ieri si sono ripresentate nel momento in cui si è rotto il profilattico durante il rapporto. Ho iniziato a pensare: "chissa con chi sarà stata prima di me, cosa avrà fatto con questo e con quello", e di nuovo mi si è ripresentato il terrore di aver preso l'Hiv. La cosa più brutta e che tali paure prescindono dalla persona con cui sto e dal rapporto. Persone che ho avuto accanto per anni all'improvviso sono come rapporti casuali. Cosa posso fare?Come posso uscirne?Appena faccio il test va tutto bene, ma basta un niente perchè torni tutto a galla e si ripresentino ansie e paure. Grazie e perdonatemi se mi sono dilungato.
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Giovanni. Nella sua lettera descrive quanto si senta impaurito e in ansia relativamente alla possibilità di entrare in contatto con il virus hiv, nonostante non abbia rapporti a rischio di infezione. Si tranquillizza solo facendo il test hiv che risulta negativo. Ci chiede coma possa uscirne: può rivolgersi ad un consultorio familiare, chiedendo una consulenza psicologica o informarsi per un supporto presso un professionista privato. Questo le permetterà di parlare delle sue paure e comprenderne le origini, in modo da trovare maggiore serenità in sè e nei rapporti con le sue compagne. Per quanto riguarda specificatamente il rapporto in cui si è rotto il profilattico: tale può essere considerato a rischio solo se non può essere certo dello stato sierologico della sua partner. In questi casi, è importante poter costruire una buona comunicazione all'interno della coppia. Saluti. dr.ssa C.Galli