Scheda quesito
- Nickame:
- akenor
- Data:
- 19/12/2005
- Quesito:
- é chiaro. lo sfegamento delle mucose solo può determinare le micro lesioni
sulle mucose che possono mettere in contatto il sangue potenzialmente
virulento. apprezzo il vostro lavoro, ma ne capisco alcuni dei risvolti che
non possono che interessare la vostra posizione. motivazioni assicurative
(intendo le assicurazioni sanitarie) e obbiettivi educativi non possono che
spingervi ad affrontare in questa misura le tematiche della trasmissione
dell'infezione hiv.
volendo tralasciare alcune tematiche sollevate anni addietro da amici
ricercatori dell'iss per l'aids, concernenti il fattore di correlazione tra
l'insorgere dell'aids e la presenza di virus hiv, voglio porvi un altro
quesito, che sarà vostro giudizio pubblicare o meno.
ho letto nel vostro sito una discordanza di dati, riscontrabile nelle varie
pagine, per quanto riguarda il periodo intercorrente il contagio del virus e
la comparsa della fase acuta da infezione hiv. da una parte si legge tra la 2
settimana e la 6 settimana dopo il contagio (20-40 giorni), ma si trova anche
scritto che la comparsa dei sintomi nel 75% dei casi si presenta 2-3 settimane
dopo il contagio. premetto, io non ho avuto alcun tipo di rapporto a rischio.
o almeno per quanto possano essere ritenuti sicuri i rapporti sessuali oggi
giorno...basta usare il profilattico.
ora non capisco anche su altri siti c'è scritto che i sintomi si presentano
dopo 2-6 settimane, ma altrove ho trovato menzionato 2-4 settimane.
perché questa discordanza?
faccio un po' di calcoli: 14-15 giorni dopo il contagio c'è la fase di
replicazione virale più intensa. dopo pochi giorni di solito intorno al
ventesimo dopo il contagio si manifestano i sintomi. la reazione immunitaria
al virus è dipendente da diversi fattori soggettivi, quindi è stato
riscontrato che generalmente i sintomi possono anticipare di pochi giorni, ma
anche tardare di una settimana, o 10 giorni. quindi ecco giunti alle 2-4
settimane. questa visione sembra essere condivisa da un componente del vostro
staff, almeno per quanto credo di aver capito. non è però escludibile, e con
hiv e hbv ci sono state pubblicazioni davvero incredibili, che i sintomi
tardino ancora: è per questo che dichiarate 20-40 giorni? sono motivazioni
assicurative? davvero non capisco. faccio parte di quelle persone che pensano
che una manifestazione acuta sia decisamente manifestazione rilevante per la
diagnosi della contratta infezione (opinione formata grazie all'apporto di
competenti virologi ed internisti. ma la diagnosi è un processo complesso,
deve essere eseguita da un medico, competente possibilmente. ma il messaggio
che non riesco a leggere su internet è il seguente: se hai avuto un rapporto
occasionale un mese fa, e non hai i sintomi di una infezione virale, non avere
paura che si sia rotto il profilattico o di non averlo messo bene. se ne ahi
il dubbio vai dal medico, ma le malattie si diagnosticano, non si temono:
questo crea solo paranoie, e "l'unica malattia della quale non ho i sintomi p
il ginocchio della lavandaia (Jerome K. Jerome)"
al di la delle mie considerazioni vorrei appunto chiedervi delucidazioni sulla
vosta opinione circa il periodo di attesa tra il contagio e la manifestazione
dei sintomi della infezione acuta da hiv: 2-4 settimane? 2-3 settimane? o 2-6
settimane? ma se abbiamo replicazione virale dopo 15 giorni, come è possibile
che ne passino altri 25 prima della risposta immunitaria? cosa fa il nostro
sistema immunitario nel frattempo? prima di accettare il virus hiv come
elemento conosciuto deve comunque riscontrarlo come sconosciuto, e quindi
cercare di combatterlo in qualche maniera, sennò significa che non ci ho
capito mai nulla di virologia. (sempre che un esame possa portare a capirci
qualcosa)
- Risposta di :
- Gentile Akenor,
ho trovato alquanto contorto il suo scritto.
Mi sembra di capire che il quesito si riferisca alla mancanza di coincidenza temporale tra il picco di replicazione virale nell'infezione acuta e la rispota immunitaria. Si tratta di due fenomeni indipendenti. La produzione di anticorpi (risposta immunitaria) deriva dalla differenziazione di plasmacellule dopo il riconoscimento antigenico pertanto necessita di un tempo biologico abitualmente stimato di 2-3 sett dopo il contatto con l'antigene.
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi