Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di anto24 del 13/12/2005

Scheda quesito

Nickame:
anto24
Data:
13/12/2005
Quesito:
Gentile redazione di HelpAids, in primo luogo vorrei fare i miei più sentiti complimenti per il servizio che offrite, chiaro, rapido e attendibile. Vorrei porvi un quesito che da qualche tempo mi da da pensare. Talvolta si sente che i test Elisa/ Eia (a prescindere dalla generazione) diano risultati falsamente negativi in AIDS conclamato. verosimilemnte credo che questo derivi dall'esaurimento midollare e dalla deplezione dei Th. Ma questo vale anche per i casi di AIDS conclamato che i CDC classificano in A3 e B3 o solo per chi si trova in AIDS C3? Mi sembra strano che un test sensibile come l'ELISA in individui che non sanno di essere stati contagiati dal virus (vedi quelli che non hanno mai fatto il test) e si trovano a loro insaputa in A3 non indichi la loro sieropositività. Questo dubbio mi sorge alla luce delle divergenze tra Europa e USA in materia di AIDS conclamato. Personalmente ho effettuato il Test Anti-Hiv ab (1-2) (risultato: assenti)in un laboratorio privato con tecnologie di nuova generazione atte a rinvenire anche il subtipo 0 nel maggio 2005, per escludere l'unico episodio a rischio della mia vita avvenuto 6 anni prima. Al momento delle analisi e del test avevo disturbi GI da 1 settimana e mezzo e dovendo fare le analisi del sangue ho deciso di fare anche il test. Le analisi mostravano solo una modesta leucopenia che credo fosse dovuta al regime alimentare quasi nullo di quei giorni e per via dello stress fisico intenso. Alla luce di quanto detto, posso considerare il test assolutamente definitivo o devo temere di essere uno di quei casi in A3 o B3 (classificazione CDC) con test negativo? Grazie per l'attenzione e mi scuso per la lunghezza dei quesiti
Risposta di :
Gentile Anto, l'evoluzione dei test ELISA ha riguardato sia l'inclusione di nuovi gruppi antigenici nel pool da testare, tale da poter riconoscere un numero sempre maggiore di sierotipi virali, sia sopratutto la possibilità di rilevare quantità sempre più infinitesimali di anticorpi anti-HIV circolanti. Sostanzialmente ritengo oggi nulla la possibilità di individuare soggetti con AIDS negativi a un test ELISA. Detto questo, il suo risultato è da considerarsi definitivo e non le consiglio di sottoporsi ad altre metodiche diagnostiche. Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi