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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Antonio del 01/12/2005

Scheda quesito

Nickame:
Antonio
Data:
01/12/2005
Quesito:
Buon pomeriggio, ho un tremendo dubbio da chiarire. Ieri ho effettuato un prelievo di sangue per delle analisi di routine ed analizzando a posteriori la dinamica del prelievo ricordo che l'infermiera, usando i guanti aveva maneggiato poco prima una provetta con chiusura difettosa dalla quale era fuorisciuta una piccola quantita' di sangue. Ricordo perfettamente che lei ha strofinato il suo guanto sporco sulla tovaglietta del suo tavolino dopodiche' e' passata al mio braccio, ricordo che mi ha toccato come consutudine la vena gonfia (non ricordo se l'ha fatto con la mano "guantata" precedentemente sporcatasi) dopodiche' ci ha passato il batuffolo di cotone imbevuto di disinfetttante e subito dopo ci ha infilato l'ago monouso. Mi rendo conto che questa sarebbe una situazione a rischio zero se la infermiera si fosse cambiata i guanti (o che io con maggiore prontezza l'avessi invitata a cambiarseli) tuttavia ora vivo questa grande preoccupazione e non saprei cosa fare. Cosa mi consigliate? Vi risultano casi di contagio con dinamiche analoghe? Grazie mille e a risentirci
Risposta di risponditore non trovato:
Buon giorno Antonio, riguardo al dubbio che ci chiede di chiarire, quello che si può affermare è che, se davvero l'infermiera venendo a contatto con una minima quantità di sangue ha poi eseguito su di lei il prelievo, senza però prima aver cambiato i propri guanti: il disinfettante (che serve appunto per eliminare i microbi patogeni per l'uomo) e l'esiguità delle quantità in gioco dovrebbero essere entrambi sufficienti a garantire, in ogni caso, quel minimo margine di sicurezza nella procedura. Casi di contagio iatrogeno (cioè causato da pratiche mediche), relativi all'uso di siringhe non sterili riutilizzate più volte su diversi pazienti, sono ormai retaggio di un passato "preistorico" in fatto di consapevolezza dei rischi infettivi e di applicazioni di adeguate norme igieniche, dunque non paragonabili alla situazione di cui ci scrive. In caso le rimanessero dubbi, può comunque rivolgersi al centro nel quale ha effettuato il prelievo. Saluti. C. Stentarelli