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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Paolo del 28/11/2005

Scheda quesito

Nickame:
Paolo
Data:
28/11/2005
Quesito:
Gentili Dottori, nei primi giorni di Novembre la mia ragazza è stata sottoposta ad una trasfusione di sangue a causa di un incidente stradale.Mentre mi trovavo in sala d'attesa mi è stato consegnato un depliant del ministero della salute(se non ricordo male)con spiegate le principali e più importanti malattie del sangue,in primis hiv ed epatite.Su tale depliant c'è scritto che,grazie a moderni metodi di ricerca,è possibile individuare il virus dell'hiv dopo soli 23 giorni dal contagio.Quello che vi domando è: Non sono un po'troppo pochi 23 giorni?; i test hiv che i centri trasfusionali eseguono sul sangue sono più precisi ed accurati(periodo finestra minore) rispetto a quelli effettuati in altre strutture?? Vi ringrazio anticipatamente
Risposta di :
Gentile Paolo, 23 giorni indica la mediana delle sieroconversioni con i test PCR che vengono eseguiti sui pool di donatori. La probabilità di acquisire HIV dopo emotrasfuzione in Italia è oggi davvero remota (inferiore a 1 su 1 milione di trasfusioni) Cordiali saluti Dr. G. Guaraldi