Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di camillo del 03/11/2005

Scheda quesito

Nickame:
camillo
Data:
03/11/2005
Quesito:
Salve dottori. premetto che sono patofobico (da quando anni fa contratto l'hbv dal dentista) e dopo la morte di mio padre avvenuta un anno fa soffro di ansia e depressione in forma abbastanza grave. qualche tempo fa mi sono sottoposto ad analisi per verificare alcuni malesseri che mi perseguitano. Al centro prelievi è accaduto che l'infermiera toccasse , credo per fissarlo sulla siringa, l'ago anche sulla parte dell'asta che poi mi ha infilato in vena; portava i guanti ma ho visto che non li aveva cambiati dal prelievo precedente che neanche farlo apposta era ad un tossicodipendente hiv+ del mio paese. Ora ho il sospetto che potessero essere sporchi visto che nel mio caso ha toccato il cotone sporco di sangue senza tante attenzioni e che possa essere stato infettato. Forse sono eccessivamente pauroso ma ugualmente chiedo: E'possibile che se vi fossero tracce di sangue possa avvenire contagio o è vero che perchè avvenga infezione deve esserci trasmissione diretta di una quantità "modesta" di sangue, tipo quella contenuta in un ago cavo?? Quanto sopravvive il virus all'aria supponiamo su un guanto sporcato? Io mi sono fatto un test a 89 gg negativo, ma ho il terrore che avendo rischiato una coinfezione hiv/hcv debba aspettare almeno 6 mesi per avere certezze (purtroppo ho letto che le coinfezioni ritardano enormemente le conversioni). Ho letto poi che forti stati di stress inibiscono l'azione anticorpale; è possibile che il mio test non sia veritiero anche per questo motivo? Devo controllarmi ancora??Vi prego di rispondere in scienza e coscienza a tutte le mie domande perchè non riesco più a trovare pace e ho molta paura . Grazie infinite
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Camillo, ci riferisce di aver effettuato un prelievo e che in quell'occasione l'operatore sanitario che la stava assistendo ha toccato l'ago; inoltre, lo stesso operatore aveva assistito subito prima una persona HIV+. Questo tipo di contatto è da considerarsi indiretto e quindi non è da considerarsi a rischio di trasmissione per HIV. Inoltre, il virus ha scarsissima resistenza nell'ambiente esterno: ferirsi con una siringa abbandonata non è considerato un contatto a rischio per l'infezione da HIV. Non riteniamo pertanto necessario effettuare un test in questo caso. Per quel che riguarda la veridicità dei test, il periodo finestra di 90 giorni è considerato sufficiente ad escludere l'infezione (può leggere la posizione di HelpAids.it sul periodo finestra alla pagina http://www.helpaids.it/periodofinestra.php). Distinti saluti. S. Zona