Scheda quesito
- Nickame:
- Paolo80
- Data:
- 03/11/2005
- Quesito:
- Salve,
Volevo esporle le mie paure relative ad un supposto contagio dopo un comportamento a rischio avuto piu o meno 45gg fa.
Il comportamento a rischio è il seguente:io osno un ragazzo etero felicemente fidanzato e mi viene da stare male il triplo se penso alla sciocchezza che ho fatto;una sera con amici ci siamo unbriacati e siamo andati con una prostituta trans la quale ha tentato, ripeto solo tentato, per qualche secondo a penetrarmi senza preservativo.
Solo il giorno dopo ho cominciato a realizzare il pericolo corso.
A distanza di 8gg ho cominciato ad avere quotidianamente e solo per un ora una febbricciola tra 36.8 e 37.1.
Ho eseguito il primo test dopo 15gg dal rapporto;Esito Negativo.
Ho cominciato ad accusare altri sintomi quali ingrossamento dei linfonodi delle ascelle e del collo però la febbre sembra sparita.
Ho eseguito un secondo Test a distanza di 30gg dal rapporto a rischio ed anche questo ha dato ringraziondo il Dio esito negativo (anche il mono test è stato negativo quindi anche una monunucleosi è da escludere).
Ora mi trovo dopo 45gg ad avere sempre questi linfonodi ingrossati.
Le mi DOMANDE sono le seguenti.
1 - Qual'è la percentuale di rischio dopo un rapporto che le ho descritto?
2 - Se quelli che ho fossero sintomi da contagio di HIV il mio 2^ test effettuato dopo 30gg dal rapporto e dopo 15gg dall'inizio dei sintomi avrebbe dovuto darmi esito positivo?
3 - Che sicurezza dà un test effettuato dopo 30 gg?
VI ringrazio anticipatamente per la risposta
- Risposta di :
- Salve Paolo80,
il contatto da lei descritto, l'ha esposta ad un rischio di una possibile infezione per HIV e altre MST: inoltre, il fatto che fosse in uno stato alterato di coscienza (scrive che era ubriaco), non permette probabilmente, di essere assolutamente certi di cosa sia successo.
Non pensiamo sia utile dare un valore quantitativo al rischio corso, in quanto anche in un contatto a rischio basso, l'infezione è possibile.
I sintomi da lei riferiti sono altamente aspecifici e non utili a porre una diagnosi: l'unico modo per escludere una possibile infezione è eseguire il test a 90 giorni dal contatto a rischio (per comprendere meglio il concetto di "periodo finestra" le consigliamo di leggere la posizione di HelpAids.it).
I test che ha già eseguito le danno un'indicazione, ma la certezza l'avrà solo con un test a 90 giorni.
Saluti.
S.Zona, dr.ssa C.Galli