Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di MATTEO del 10/10/2005

Scheda quesito

Nickame:
MATTEO
Data:
10/10/2005
Quesito:
In un test eseguito a 2 settimane da episodio a rischi vi era riportata la seguente dicitura: ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ H I V – 1/2 (Ricerca Anticorpi Anti - HIV ) ELFA : NEGATIVO sotto la seguente dicitura : NOTE: Test eseguito in ELFA ( Enzyme- Linked Fluorescent Assay ) Autorizz.Min. Sanità n° 0000000000 La diagnostica di una infezione da H I V si basa sulla pratica corrente,sulla ricerca nel siero degli anticorpi anti - HIV con la tecnica ELISA. Tuttavia esiste un periodo di 2 - 8 settimane tra il contagio e la comparsa dei primi anticorpi. Un valido strumento per una diagnosi precoce è costituito dalla Ricerca dello Antigene HIV P-24, che è presente nel siero gia nelle 2 settimane successive al presunto contagio ( scompare dopo 8 - 10 settimane ). La ricerca simultanea dell' antigemia P-24 e degli anticorpi HIV - 1 e HIV - 2, permette dunque di ridurre il tempo che intercorre tra il contagio e la diagnostica dell' infezione. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Non sono un medico ma mi sembra di aver capito che nel periodo che va dal giorno dell' episodio a rischio ed il 14° giorno e gia presente nel sangue l' antigene P-24. MI SEMBRA DI AVER CAPITO MALE OD E' GIUSTO ? 1) questa ricerca simultanea viene eseguita in un unico test meccanizzato ? 2) un test del genere effettuato a 14 giorni dal rischio che valore ha? posso stare abbastanza tranquillo? 3) di che generazione è questo test ? 4) rileva tutti i ceppi di H I V anche di recente scoperta ? grazie in anticipo ciao Matteo
Risposta di :
Buongiorno Matteo, l'esecuzione contemporanea degli anticorpi anti HIV e dell'antigene virale P24 (quindi una ricerca effettuata sulla risposta anticorpale del soggetto e una direttamente sugli elementi virali) è attualmente combinata nei test di screening HIV di IV generazione e può ulteriormente aumenattare la sensibilità nella diagnosi nel periodo fibnestra. Secondi le ditte produttrici in questo modo si riesce ad abbattere il periodo finestra a sole 2 settimane dal comportyamento a rischio. La nostra politica è che, in assenza di una esperienza clinica significativa (questi test sono commercializzati dal 2005), sia comunque utile confermare la negatività del test ELISA a 3 mesi dal comportamento di rischio. Tutti i test ELISA rilevano i ceppi O di HIV1 e HIV2. cordiali saluti dr. G. Guaraldi