Scheda quesito
- Nickame:
- border
- Data:
- 05/09/2005
- Quesito:
- Carissimi,
Chiedo il vostro aiuto per fare luce sulla mia situazione e vi ringrazio sin d'ora per il lavoro che svolgete.
il 22 maggio mi veniva diagnosticata la sifilide in seguito ad un rapporto orale non protetto con una prostituta ( il quadro sintomatologico era: pustola dolente e maleodorante su tronco del pene e linfonodi a livello pubico gonfi).
Il 24 maggio, dopo la prima iniezione di antibiotici delle tre prescrittemi, mi sottopongo a
ai test di accertamento per la sifilide e per l'hiv che però risultano negativi. Dopo la prima metà di giugno la pustola se ne va.
Ripeto i test a luglio, notando che i linfonodi del collo si gonfiano, ma i test risultano ancora negativi.
L'infettivologo sostiene che c'è una percentuale di casi in cui la sifilide non si "positivizza".
Il 31 agosto, a circa 114 giorni dall'evento a rischio, mi sono nuovamente sottoposto al test dell'hiv (chemiluminescenza) ed è risultato negativo. Il mio dubbio è se il decorso della sifilide diagnosticatami ma non rilavata dai test, possa influire sull'esito dei test hiv.
Quali test mi consigliate di eseguire e quando, dato che da circa una settimana sento la lingua secca e con una patina bianca e, con una certa angoscia, sento ancora "qualcosa che preme"
a livello gola? Potrei essere a rischio epatite?
Risparmiandovi la descrizione del mio stato psicologico attuale,
vi saluto e vi ringrazio.
saluti dal bordo.
- Risposta di :
- Gentile utente,
dal punto di vista diagnostico ritengo che la sifilide nel soggetto immunocompetente più o meno precocemente ottenga una riwsposta sierologia rilevabile pertanto ritengo dubbia la sua diadgosi clinica di sifilide.
In ogni caso una LUE in atto o pregressa nojn interferisce con l'esito del test HIV.
Cordiali saluti
Dr. G. Guaraldi