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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di cla.g del 30/08/2005

Scheda quesito

Nickame:
cla.g
Data:
30/08/2005
Quesito:
Gentile dottor Guaraldi come le ho già scritto, durante la notte del 6 agosto io e un mio amico ci siamo iniettati il Minias in vena. La prima volta ognuno di noi ha usato la sua siringa ma successivamente abbiamo perso coscenza e non ricordiamo bene cosa sia successo. La mia paura è di essermi iniettato successivamente usando la sua siringa o di essermi in qualche modo bucato accidentalmente con la sua siringa. Il mio amico è affetto da hiv e da hcv e ha viremia zero. Successivamente (dopo sei ore), non sapendo cosa fare ho preso combivir (che lui mi ha dato) e ho continuato a prenderlo ogni dodici ore per una settimana. Seguendo il consiglio che lei mi ha dato, dottore ho eseguito oggi 30/08/2005 (dopo 24 giorni) il test hiv e le transaminasi. Il test (leggo qui) HIV DUO è risultato negativo e le transaminasi got 19 e gpt 15. Volevo sapere quando devo fare secondo lei il primo marker per l'epatite c e fino a quando sono a rishio di epatite c (quando dura in definitiva il periodo finestra). Il test hiv fatto oggi in che percentuale può essere attendibile?
Risposta di :
Centile cla.g, il test HIV e le transaminasi eseguite a 4 settimane da un possibile rirchio di infezione per HIV ed epatiti dopo contatto endovenoso diretto escludono la maggior parte delle infezioni. In ognoi caso il test HIv e le transaminasi andranno eseguite anche a 3 e 6 mesi da questo possibile contatto. cordiali salurti. Dr. G. Guaraldi