Scheda quesito
- Nickame:
- giona
- Data:
- 26/08/2005
- Quesito:
- buongiorno,
sono uno sciocco, con grossi problemi legati alla mia complessa vita sessuale. Dopo questa intro volevo comunicarvi che il vostro sito é veramente ben fatto, e credo che state seriamente aiutando tante persone, complimenti!
vi racconto la mia triste storia, sete di preoccupazione e ansia profonda.
in breve, mi sono trovato a letto con un trans a pagamento. ..dopo esserci vicendevolmente masturbati, ho avvicinato il mio pene verso l'ano di lui e qui è avvenuto un contatto (non una penetrazione) tra il mio glande e il suo ano (probabilmente per una decina di secondi). successivamente, ho correttamente indossato un preservativo e dopo aver unto lo stesso con abbondante lubrificante, ho iniziato la penetrazione. dopo l'amplesso, gia imparanoiato, ho controllato se il preservativo era ancora intatto, addirrittura gonfiandolo con dell'acqua per vedere se erano presenti delle perdite: era comunque integro. La mia paura è che il contatto glande/ano precedente alla penetrazione possa comunque essere un vettore per il virus Hiv, in quanto il mio glande non aveva in quel momento una barriera, non ero insomma protetto. Devo preoccuparmi seriamente o sono come sempre mie grandi paranoie da pessimista-nevrotico?
inoltre volevo chiedervi un' ultima cosa; una volta ho effettuato presso un centro privato, un test di biologia molecolare: il test si chiamava "RNA-PCR real-time"; puo' una persona, che effettua il test dopo diciamo un mese o poco piu' dal presunto incontro a rischio essere sicuro ( nel caso che il test sia negativo, in questo caso la negatività era rappresentata da un valore espresso in termini di concentrazione di RNA) di non essere sieropositivo o bisogna sempre e comunque effettuare il test immunologico E.L.I.S.A. almeno dopo 6 mesi? Diciamo che ho un po' di fretta, perchè sto con una ragazza da un pò di tempo, ovviamente lei non ne sa niente e ogni volta che facciamo l'amore, penso che potrei ucccidere o comunque rovinare la vita alla persona che amo. So di fare schifo, ma almeno, se so di essere potenzialmente contaggioso, potrei troncare questa relazione al piu' presto possibile. Vi prego aiutatemi, potete pensare quello che volete sul mio conto, ma sappiate che non voglio fare del male a nessuno. Spero mi darete al più presto una risposta, vi ringrazio ancora, anche a nome di tutte quelle persone che come me, si trovano o si sono trovate in situazioni simili. Ancora grazie di cuore, sono le persone come voi che possono fare un po' di luce in questo tetro mondo. grazie.
- Risposta di risponditore non trovato:
- Salve Giona,
se l'ano del suo partner non presentava lesioni sangunanti , la situazione descritta non la ha esposta ad un rischio reale di infezione non è pertanto indicato il test . Le ricordiamo però che per avere la completa sicurezza di essere protetti il preservativo deve essere indossato durante tutto il rapporto sessuale.
IL test per l'HIV effettuato a 90 giorni dal rapporto a rischio è pienamente attendibile, per maggiori delucidazioni la invito a consultare (sulla home-page), la posizione di helpaids riguardo al periodo finestra. La indagine in PCR qualitativa non è indicata come screening per infezione acuta da HIV portando ad un anticipo di soli 10 giorni sul tempo reale di diagnosi con alto costo. La metodica RNA-PCR real time metodica quantitativa serve solo per seguire l'andamento delle persone già sieropositive e non per la diagnosi.
Cordiali saluti
Dr.ssa C.Vanzini