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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di giovanni del 14/08/2005

Scheda quesito

Nickame:
giovanni
Data:
14/08/2005
Quesito:
Buongiorno. Sono un volontario del soccorso della Croce Rossa. Ieri sera abbiamo soccorso un ragazzo che aveva fatto un incidente in auto. Aveva tanti tagli, anche abbastanza profondi. Era molto sporco di sangue, ma dai tagli non usciva sangue nuovo, non sanguinava più, c'era soltanto del sangue molliccio sul taglio che era li da almeno dieci-quindici minuti. Nel disinfettare le ferite, ad un certo punto ho premuto un pò troppo la bottiglietta del dissinfettante (o acqua ossigenata) e all'impatto con la ferita (aveva una ferita conca nel braccio) si sono alzate molte goccioline, come se il disinfettante fosse rimbalzato. Non so se negli schizzi c'era anche del sangue o era solo disinfettante. Ho in mente un flash dell'accaduto e ricordo bene di aver visto alcune goccie in volo completamente bianche-trasparenti. Forse ha staccato anche un po di sangue che era uscito da dieci-quindici minuti o il sangue che c'era sotto che non era a contatto con l'aria, dato che la ferita era un pò profonda. Anche dopo questo, dalla ferita non è uscito sangue nuovo. Gli schizzi che si sono alzati erano molto piccoli, come se spruzzi l'aqqua ossigenata contro il muro, e non ho sentito entrare qualcosa nell'occhio, non ho sentito nessuno schizzo, come si sente invece quando parli con qualcuno e l asaliva di entra nell'occhio, però non posso escludere che un piccolissimo schizzo sia entrato senza che me ne accorgessi. Ho corso dei rischi? Al numero verde aids mi hanno detto che in questo modo il rischio è assolutamente ZERO, perchè il sangue doveva andare direttamente dalla vena all'occhio e non restare sulla ferita e poi, dopo diversi minuti, spinto dal disinfettante andare con uno schizzo, forse misto disinfettante nell'occhio. Voi cosa dite? Vi chiedo cortesemente di rispondermi e possibilemnte al più presto. (scusatemi, non voglio mettervi fretta, so che avete un'infinità di domande, ma sono in terapia dallo psicologo per alcuni disturbi, mi stavo riprendentdo e questo episodio mi sta facendo preoccupare tanto. Vi chiedo cortesemetne di rispondermi. Grazie. P.s. un'altra cosa che ho ricordato e che mi sta preoccupando tantissimo. Ho appoggiato le mani sulla testa del paziente, per aiutare un mio collega a mettergli il collare, e in seguito (non so se 20-30 secondi o alcuni minuti) mi sono strofinato l'angolo laterale dell'occhio, ma non direttamente con il guanto, ma ho infilato la testa all'interno della divisa e dall'esterno della divisa, con la mano mi sono dato una passato nell'angolo dell'occhio). Ho fatto così perchè ho pensato che il tessuto della divisa fosse una barriera, ma ho notato che la divisa non è impermeabile ed inoltre nel punto che ho usato per pulirmi c'è soltanto uno strato di tessuto (seppur spesso e resistente) e non due come nel resto della divisa. La testa del paziente non sanguinava più da almeno 5 minuti, quindi credo che l'eventuale virus fosse già morto, in quanto l'incidente era avvenuto 15 minuti prima e noi eravamo li da almeno 5 minuti e non sanguinava più, inoltre le ferite in testa erano state disinfettate con acqua ossigenata, che se non sbaglio uccide il virus. La testa era sporca di sangue, molliccio, i guanti si sono macchiati, ma il sangue era esposto all'aria da diverso tempo.
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Giovanni, concordiamo con ciò che le hanno detto al numero verde aids: durante l'episodio di cui ci scrive, lei non ha corso rischi di trasmissione hiv. I presidi utilizzati nel soccorso, i guanti, l'acqua ossigenata, la stessa divisa, sono sufficienti a scongiurare tale rischio e lei stesso ha saputo correttamente farne uso nell'ambito della situazione di emergenza. La severità del quadro suggestivo dell'incidente e dei tagli non è assolutamente proporzionato al rischio di un ipotetico contagio; è naturale, in situazioni del genere, che tendiamo a sovrastimare il rischio: proprio come può capitare anche in corsia. Saluti. C. Stentarelli