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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di libellula del 08/08/2005

Scheda quesito

Nickame:
libellula
Data:
08/08/2005
Quesito:
Buon giorno, avrei un quesito da porvi, mi è accaduta la seguente situazione: alla fine di una prova teatrale in cui era presente una caduta ho sentito un dolore a una mano, l'ho guardata e ho visto che mi ero procurata un taglietto da cui era fuoriuscito del sangue (probabilmente il taglio era dovuto al fatto che la caduta avveniva in mezzo a prato in cui erano presenti anche delle piccole pietre)...il problema è il seguente, credo di essermelo procurata in quel frangente, ma se così non fosse la situazione potrebbe essere la seguente: potrei essermi procurata il taglietto nella prova appena precedente e in quell'occasione è possibile che la mia mano sia venuta a contatto con la maglietta del mio compagno di scena...ora questo mio compagno aveva una serie di morsicature di zanzara che spesso si grattava e quindi sarebbe possibile che grattandole si aprissero delle crosticine e che poi lui magari passandosi le mani sulla maglietta lasciasse in essa delle tracce di sangue e che quindi il mio possibile contatto con la sua maglietta fosse anche un contatto con il sangue eventualmente lasciato in precedenza. Non so cosa pensare di questa situazione, non so se l'eventualità del sangue della maglietta sia pericolosa e se in quella situazione il sangue manterebbe in vita il virus dell'HIV (che peraltro non so se la persona in questione ha o no), non so se sarebbe comunque molto poco. In poche parole non so cosa pensare di questa situazione, vorrei sapere se è una situazione a rischio o se è considerato un contatto indiretto o comunque non a trasmissione hiv. Mi scuso per il quesito un po' contorno, ma non mi era facile esporlo, Vi ringrazio per la Vostra cortese risposta.
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Libellula, la situazione che descrive non va considerata a rischio di infezione hiv. Saluti. dr.ssa C.Galli