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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di animanoire del 06/10/2002

Scheda quesito

Nickame:
animanoire
Data:
06/10/2002
Quesito:
Gent. dott Sono un uomo di 40 anni ho contratto il virus hiv ormai da dieci anni, ho avuto la mia prima infezione opportunistica l'anno scorso (meningite streptococcica credo si scriva così) ho fatto la cura in ospedale e ho iniziato una terapia antiretrovirale con kaletra e azt ... Ora sto meglio ma nel frattempo ho iniziato una relazione sentimentale profonda con una donna sieronegativa, sa della mia situazione, per ora abbiamo fatto del petting e non abbiamo mai oltrepassato il limite di baci profondi carezze e una volta un rapporto orale o meglio la fellatio ma di breve entità fermato prima dell'iaculazione, comunque la mia domanda è questa: cosa è meglio fare in questo caso allontanare la persona in questione dal possibile contagio... o quali misure applicare visto che se ne dicono di tutti i colori , ovvero quali limiti dare al comportamento sessuale e magari di convivenza famigliare fra due persone come dire opposte??? spero di essermi spiegato ringrazio fin d'ora della cortese attenzione...
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Navigatore, scrive di essere sieropositivo e di aver iniziato una relazione sentimentale profonda con una donna sieronegativa: chiede se sia meglio allontanare la persona in questione o quali misure adottare affinché sia possibile convivere insieme senza che lei corra il rischio di infezione. Vivere insieme è possibile, evitanto contatti di sangue o rapporti sessuali non protetti dal profilattico (ciò vale anche per i rapporti orali). La invito, visto che è seguito in ospedale per la terapia, di chiedere maggiori informazioni al medico che l'ha in cura, relativamente ai rischi a cui può andare incontro la persona con la quale ha questa relazione sentimentale e i modi per evitarli. I limiti al comportamento sessuale sarete lei e la persona a cui è legato, a deciderli. Saluti. Dr.ssa Claudia Galli