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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di pappa del 04/10/2002

Scheda quesito

Nickame:
pappa
Data:
04/10/2002
Quesito:
Vi chiedo scusa se continuo a disturbarVi ma non mi è chiara una cosa, ho letto e riletto molte delle vostre risposte a quesiti relativi alla sicurezza o meno del test e sulle tempistiche per effettuarlo con la certezza del risultato. Bene mi chiedo: il test a 3 mesi dà la certezza di essere negativi a persone che abbiano avuto rapporti a rischio con persone hiv ignote, quindi fra queste si presuppone ci possano essere anche Hiv+, quindi a che scopo si effettua il test a 6 mesi per rapporti con persone sicuramente Hiv+. Cioè mi chiedo se avete mai trovato una persona negativa al test a 3 mesi che si è poi positivizzata nel test a 6? Chiaramente mi riferisco alla Vostra esperienza ... ho letto molto bene che aderite alle linee guide dell'ente americano e mi lascia perplesso il tenore di qualche Vostra risposta in merito all'eventuale non necessità del profilattico nel rapporto di coppia per una persona negativa al test dopo i 3 mesi da un contatto a rischio con persona hiv ignota. Mi scuso per la lunghezza e la pedanteria, ma la cosa come potete ben capire può lasciare perplessi, Vi rinnovo i complimenti per l'utilissimo servizio Grazie
Risposta di :
Gentile Navigatore, hai colto uno dei punti più difficili nella gestione clinica del counselling HIV. Come tu stesso mi suggerisci, parto dall'esperienza clinica: non ho mai documentato un'infezione acuta da HIV la cui sieroconversione sia avvenuta oltre 3 mesi dal contatto a rischio. Inoltre la sensibilità dei test ELISA di III generazione oggi permette di evidenziare casi dubbi, ancora più precocemente della positivizzazione del test Western Blot. Le rare segnalazioni riportate i letteratura di sieroconversioni tardive si riferiscono a coorti di omosessuali americani, abitualmente partner abituali di persone HIV positive. Per questo motivo viene consigliato, limitatamente alle coppie discordanti (solo uno dei due è sieropositivo) di ripetere il test a distanza di 6 mesi dopo un rapporto a rischio. Anche in base a considerazioni statistiche il contatto con un partner occasionale è comunque a minor rischio di un rapporto con un soggetto sieropositivo. Spero di averti apportato considerazioni cliniche, biologiche e statistiche convincenti. Dr. Giovanni Guaraldi