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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di PAURA90 del 18/05/2005

Scheda quesito

Nickame:
PAURA90
Data:
18/05/2005
Quesito:
Gentili dottori, per prima cosa voglio ringraziarvi per il servizio offerto, seconda cosa vi espongo le mie paure. Un anno e mezzo fa ho avuto un rapporto con una transessuale, tra l'altro di Modena; il rapporto è consistito che la transex mi ha fatto un "pompino" (scusate il termine) ed io per alcuni secondi gli ho infilato il dito nell'ano. Le paure mi sono sorte solo da 5 mesi a questa parte, in quanto fino a quel punto non ho avuto nessun sintomo o quant'altro. Infatti da gennaio che ho i linfonodi sotto mandibolari leggermente ingrossati, il mio medico mi ha fatto fare i soliti esami (emocromo con formula) con risultati tutti nella norma. Il fastidio linfonodale sottomandibolare ha continuato a darmi fastidio fino ad oggi a giorni alterni, inoltre questo fastidio si è esteso (da 50 gg) ai linfodi inguinali e poplitei, non tutti i giorni. Il mio medico mi ha fatto fare la settimana scorsa di nuovo l'emocromo e dai risultati (sempre nei parametri) ho notato un leggero abbassamento dei linfociti rispetto alle precendenti analisi (da 2.900 mmc a 2.010 mmc). Le mie domande sono: il rapporto che ho sopra detto è da considerarsi a rischio? La situazione di più linfonodi leggermente ingrossati (di difficile palpazione) è una situazione preoccupante? I cambiamenti dei valori di linfociti così "evidente" è allarmante? Infine un'ultima cosa: vi risulta che a Modena vi siano transessuali brasiliane hiv+? Grazie ancora
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile PAURA90, il rapporto orale descritto, se non protetto, ha un rischio veramente basso di infezione, ma per sicurezza si consiglia sempre di fare un test dopo i 90 giorni dall'episodio e quindi nel suo caso apotrà avere conferma definitiva effettuando il test anche subito. I linfonodi aumentano di volume per qualsiasi banale infezione e quindi bisogna approfondire con il suo medico se esiste una causa specifica. Da quello che lei scrive, gli esami del sangue sono normali e quindi può escludere un'infezione in atto, ma le consiglio di consultare il suo medico. Il cambiamento del numero dei linfociti non è così evidente, da un prelievo all'altro i valori cambiano, ma non bisogna allarmarsi. Cordiali saluti, dott.ssa S.Ciaffi