Condividi
Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di asso del 29/09/2002

Scheda quesito

Nickame:
asso
Data:
29/09/2002
Quesito:
Buongiorno dottore, circa quattro anni fà ho avuto un rapporto anale con una prostituta durante il quale mi si è rotto il preservativo, accorgendomi di questo ho sospeso del tutto il rapporto, lasciandomi prendere dalle varietà di fobie per questa malattia ho cominciato ad analizzare il mio corpo e gli eventuali sintomi, l' unico dato che ho riscontrato è la leggera prominenza di due ghiandoline sulla regione cervicale, ed un'altra molto piccola, circa 1mm, dietro l'orecchio destro, parte in cui ho tralatro ho un dente molto cariato con una piccola vescicola bianca, da quello che io posso ricordarmi queste due "palline" nella zona cervicale di grandezza non superiore ai 3-4mm di forma tonda le ho sempre avute fin dall'adolescenza, ho almeno mi pare di ricordare, le mie domande sono queste: per considerarsi infiammate le ghiandole è sufficiente che siano palpabili, quindi che si sentano, ho c'è una grandezza specifica?? tengo ha precisare che non mi recano alcun dolore. Devoo preoccuparmi di quel rapporto a rischio avvenuto circa 4 anni fà precisando che durante questi anni a parte le normali malattie di stagione ho goduto di buona salute?? Sono sposato da circa tre anni ed a mia moglie non si presenta alcun sintomo, questo può essere considerato un fattore tranquillizante??? Grazie mille per la Vostra gentilissima cortesia nel rispondermi.
Risposta di risponditore non trovato:
Buongiorno Asso, quattro anni fa, ha avuto un rapporto anale con una prostituta durante il quale si è rotto il preservativo; da allora ha iniziato ad analizzare il suo corpo ed eventuali sintomi, riscontrando due ghiandoline sulla regione cervicale. Ora, scrive per chiedere se deve preoccuparsi del rapporto avuto 4 anni fa, precisando che le ghiandole non le recano dolore e che sia lei che sua moglie non presentate malattie o sintomi. Il rapporto di cui scrive va considerato a rischio di infezione hiv, al di là che siano presenti o meno sintomi riconducibili al contatto con il virus. Per tranquillizzarsi quindi, l'unico modo è eseguire il test hiv. Saluti. Dr. Giovanni Guaraldi, dr.ssa Claudia Galli