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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Giovane del 30/03/2005

Scheda quesito

Nickame:
Giovane
Data:
30/03/2005
Quesito:
Inanzitutto,la ringrazio per l'ascolto che date alle persone che vi contattano.Le spiego la mia situazione:nell'agosto dell'estate scorsa ho avuto un rapporto orale passivo protetto con una prostituta.Subito avevo avuto il timore di contrarre qcc in qto arrivato a casa avevo notato una macchiolina rossa sulla mia maglietta.Non so se era sangue o rossetto.Qlke mese dopo(circa2) ho avuto un linfonodo ingrossato sotto l'ascella sx.Durante i sei mesi di responso del test ho fatto ben 4 test,l'ultimo alla fine dei sei mesi presso centro mts,tutti con esito negativo.Ho effettuato anche un emocromo completo risultato piu che normale.Ora a circa 8 mesi dell'accaduto,ho sempre il linfonodo sotto l'ascella sx ingrossato e anche qcc sotto quella destra.Sto ricadendo nella paranoia di quei mesi passati nel terrore.Ma se il linfonodo fosse ingrossato per via di qlke malattia,nei test a sei mesi e nell'emocromo non si sarebbe dovuto verificare una conferma?il mio dottore mi dice che non è nulla,che non devo preoccuparmi..ha ragione?non so piu cosa pensare e sto vivendo male la situazione..la ringrazio per l'attenzione e aspetto una sua prossima risposta..grazie.
Risposta di risponditore non trovato:
Gentile Giovane, così come le avevavo risposto in data 3 febbraio 2005, un rapporto orale protetto da preservativo non è da considerarsi a rischio. Ne ha avuto conferma dai test risultati negativi. Come scritto allora, può continuare a fare riferimento al suo medico di fiducia per il linfonodo ingrossato, che può dipendere da innumerevoli motivi, non per forza preoccupanti, visto che il suo medico, per primo, le dice che non è nulla. Se sente di ricadere nella paronoia di mesi già passati nel terrore, l'indicazione è di rivolgersi ad un consultorio familiare, dove comprendere, insieme ad un operatore psicologo, l'origne del suo malessere e cercare di trovarvi soluzione. Saluti. dr.ssa C.Vallini, dr.ssa C.Galli