Scheda quesito
- Nickame:
- giulio
- Data:
- 14/03/2005
- Quesito:
- Gentili Dottori,
A seguito di un rapporto protetto con una prostituta nel quale a fine rapporto il profilattico sembrava mal messo.Visto che ero preoccupato di una eventuale rottura ho effettuato dei test presso il reparto malatti e infettive dllla mia citta'.
La dottoressa che mi ha visitato mi ha fatto fare a 24 giorni dal rischio i seguenti esami:
Marrkers completi epatite b e c
VDRL, tpha e una ricerca del dna di hiv 1 mediante pcr.Tutto e' risultato negativo.In Piu' A 26 giorni ho fatto un test elisa di 4 generazione risultato negativo. La dottoressa mi ha detto che per quel riguarda hiv la pcr e' da considerarsi definitiva e non e' necessario fare altri test.
Io gli ho detto che leggendo qua e la ho trovato che la pcr non viene considerato un esame diagnostico e che va confermata da un elisa a 3 mesi.La dottoressa mi ha detto di stare tranquillo che questo esame non ha bisogno di periodo finestra perche' cerca il materiale genetico del virus e che se negativo e' certo al 100%.
Non vienne usato perche' troppo costoso.
Cosa ne pensate, credete che sia necessario confermare la pcr con un elisa a 3 mesi?
- Risposta di :
- Gentile Giulio,
sostanzialmente concordo con l'atteggiamento clinico indicato dalla dottoressa della tua città.
Non esistono protocolli concordati sulla tempistica in cui eseguire i test PCR nella diagnosi di HIV ad eccezione della sua applicazione nella diagnosi dell'infezione nei bambini nati da donne HIV positive, in cui non è applicabile il test ELISA. In questo contesto sono necessari almeno 2 test PCR negative entro 3-4 mesi per escludere l'infezione.
Ti consiglio pertanto di ripetere il tes ELISA oppure la PCR a distanza di 90 giorni dal contatto a rischio.
Coordiali saluti
Dr. Giovanni Guaraldi