Scheda quesito
- Nickame:
- vito
- Data:
- 26/02/2005
- Quesito:
- Gentili dottori,
nei primi mesi di dicembre del 2004 ho fatto un viaggio in Africa Occidentale. Durante il viaggio ho avuto un rapporto sessuale con una ragazza del posto a pagamento. Purtroppo durante il rapporto il profilattico si è rotto e me ne sono accorto solo alla fine. Due settimane dopo il rientro in Italia ho cominciato ad avere un pò di nausea, malessere diffuso, cefalea, mal di gola a periodi alterni, fino agli inizi di febbraio 2005, quando ho cominciato ad avere un forte dolore alla milza che è durato per tre giorni e successivamente: dolori al basso ventre, ai testicoli e pancia gonfia dopo pranzo.
Premetto che a maggio 2004, dopo un rapporto a rischio all'estero, ho fatto il Test anti-HIV1/2 - Ag p24, dopo 80 giorni (ritenuti sufficienti dal medico), con risultato Negativo.
Quindi, mi ripromettevo di effettuarlo dopo lo stesso periodo. In virtù dei sintomi che provavo, però, (ero convinto di aver contratto l'HIV) ho anticipato il Test dichiarando al medico di aver avuto il rapporto una settimana prima.
Quindi ho effettuato il nuovo Test anti-HIV1/2 - Ag p24 effettivamente dopo 73 giorni: Risultato Negativo.
Dopodichè ho chiesto al medico se per sicurezza era necessario effettuare un nuovo test dopo 30 gg oppure a 6 mesi. Il medico (del centro prelievi anti Hiv) mi ha detto che non è necessario perchè le proteine p24 comunque si formano dopo 2 settimane dall'ingresso del virus, quindi il test da me effettuato si può considerare del tutto attendibile.
Inoltre mi ha consigliato di usare della vasellina all'acqua con profilattici di buona qualità poichè la rottura del profilattico è abbastanza comune e di non preoccuparmi dei sintomi in quanto derivati dal mio stato ansioso.
Infatti sono scomparsi dopo il risultato negativo.
Ora le mie domande sono queste:
1) E' da considerarsi attendibile quanto detto dal medico del centro prelievi anti-Hiv sulla non necessarietà di un altro test?
2) La trasmissione tramite rapporto vaginale avviene perchè durante il rapporto si creano delle piccole lesioni sugli organi genitali oppure tramite il semplice contatto, durante la penetrazione, tra pene e pareti vaginali?
3) Mi potreste consigliare un buon libro comprensibile, esaustivo e aggiornato sull'Hiv-Aids che non sia per addetti ai lavori?
P.S.: la mia ansia pre-test è nata anche perchè su un opuscolo sull'Aids ho letto che la sintomatologia dell'infezione da Hiv era proprio quella da me provata dopo 2 settimane dal contatto.
Vi ringrazio fin d'ora per la risposta che mi darete e con tutto il cuore vi faccio i miei migliori complimenti per il vostro operato in generale.
Vito
- Risposta di risponditore non trovato:
- Gentile Vito,
non si fa diagnosi di infezione da HIV in base a sintomi eventualmente comparsi, ma solo sulla base del test HIV, che viene considerato definitivo dopo 90 giorni dall'ultimo rapporto a rischio.
La trasmissione di hiv tramite rapporto vaginale non protetto da preservativo avviene attraverso il contatto tra le mucose del pene, le pareti vaginali e le relative secrezioni.
Per avere informazioni sulla trasmissione può sicuramente rivolgersi ad un consultorio.
Cari saluti, dr.ssa C. Vallini, dott.ssa Cinzia Cappi