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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di gospels del 04/02/2005

Scheda quesito

Nickame:
gospels
Data:
04/02/2005
Quesito:
Gentilissimi Dottori, nelle Vs. ultime risposte mi avete tranquillizato relativamente al test eseguito a 20 mesi dal rapporto che può ritenersi definitivo e che sicuramente non è soggetto inficiato dalle numerose cure di antibiotici che ho assunto per cercare di debellare una Clamydia. Nel web però si parla di un sottotipo di HIV che non risulterebbe ai test ELISA, MEIA o ELFA. Ecco un nuovo dubbio: non riesco a guarire dalla Clamydia perchè potrei avere detto sottotipo? Scusatemi ma sono entrato in un terribile stato di paura, penso sempre di essere malato e di non poter guarire. Il problema è poi la famiglia che sto distruggendo: non ho più rapporti con mia moglie per paura di infettarla e tutto il giorno penso unicamente a tale situazione. Mi sono venute chiazze di alopecia sulla barba e alcune bolle sulla lingua, A cosa attribuirle? Il dermatologo dice allo stress ma ormai nella mia testa lego tutto all'HIV o alla Clamydia. La Clamidya nel liquido seminale come si può guarire? Secondo Voi le infiltrazioni intraprostatiche sono efficaci? Quali contro indicazioni possono avere? (alcuni mi dicono di impotenza) Grazie come sempre per l'ascolto e il servizio che fornite saluti
Risposta di risponditore non trovato:
Salve Gospels, i sottotipi di HIV che a volte sfuggono al test ELISA sono HIV1-O, HIV1-N ed HIV2: sono sottotipi molto rari e la loro ricerca non rientra nella routine proprio per questo motivo. Questi sottotipi vengono ricercati solo a discrezione dell'infettivologo che, valutata la situazione clinica ed epidemiologica della persona, ritenga fondato il sospetto di infezione con sottotipi di HIV rari. Nel suo caso, il test HIV eseguito a 20 mesi è definitivo, in quanto la sua infezione da Chlamidia, nonostante sia difficile da curare, non va collegata ad una infezione da HIV. Per quanto riguarda i dubbi sulle terapie anti-chlamidia ed i loro effetti collaterali, le consigliamo di parlarne direttamente con lo specialista che la segue e che conoscendo il suo iter terapeutico, può darle informazioni più specifiche. Infine, relativamente al suo stato di paura, che sta anche compromettendo la relazione con la sua famiglia, le consigliamo di rivolgersi presso un consultorio familiare o chiedere informazioni alla sua Az.usl di appartenenza, per un consulto psicologico, in modo da poter trovare un aiuto e un supporto al suo stato di malessere. Saluti. Dott.ssa C.Cappi, dr.ssa C.Galli