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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di scared boy del 17/01/2005

Scheda quesito

Nickame:
scared boy
Data:
17/01/2005
Quesito:
Gentile Dottore non è la prima volta che ricorro ai vostri consigli; io come tanti altri vi sono riconoscente per il lavoro che fate e per la vostra disponibilità. Giorni addietro mi sono esposto ad un rischio potenziale ma non essendo ancora trascorsi 12settimane è ancora presto per sottopormi al test ELISA. La domanda che volevo porvi è questa: ho letto che nel caso dio non voglia dovessi essere diagnosticato positivo al test la somministrazione di farmaci già durante la fase acuta può radicalmente cambiare l'esito ed il decorso della malattia; mi riferisco al cosiddetto"colpisci duro, colpisci presto" degli americani. Ciò che vi chiedo quindi è se esiste un metodo diagnostico capace di accorciare ulterioremnte il periodo finestra degli attuali test immunoenzimatici( che del resto sono già notevolmente accorciati: 3 mesi!). Ho sentito parlare dell'antigenemia p24 che andrebbe a cercare nel sangue un pezzetto stesso di virus; sono piuttosro confuso potreste consigliarmi? ed inoltre voi che ne pensate in merito al già citato " Hit hard, hit early" americano? Sono molto riconoscente spero vogliateprendere in considerazione questa mia Scared boy
Risposta di :
Gentile Scared Boy, è nonstra prassi clinica abituale trattatere per alcuni mesi con farmaci antirtrovirali altamente efficaci i pazienti che documentiamo con malattia retrovirale acuta. (Questo tuttavia non si rifrisce al motto del 1996 "hit early, hit hard" che veniva riferito al trattamento delle infezioni stabilizzate con CD4>500, e oggi assolutamente superato). L'indicazione clinica a trattare l'infezione acuta da HIV è però da riservarsi alle persone con malattia sintomatica, pertanto il criterio epidemiologico unito alla presenza di sintomi potranno fare suggerire al clinico di proporre test utili a identificare infezioni acute. I test utili nei soggetti con ELISA negativo e sospetto clinico fondato di malattia retrovirale acuta sono l'antigene P24 o, meglio, la PCR qualitativa per HIV. Coardiali saluti Dr. G. Guaraldi