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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Marco del 01/04/2025

Scheda quesito

Nickame:
Marco
Data:
01/04/2025
Quesito:
Buonasera a tutti, Anzitutto vorrei ringraziarvi per il servizio che svolgete per noi. Vedo che molte persone hanno dubbi simili ai miei, e avete già risposto ,quindi vorrei porre una domanda chiara: nella stimolazione prostatica (fatta con uno o più dita), quando può diventare una pratica potenzialmente a rischio per l'HIV? In particolare, vorrei capire meglio: La quantità di sangue necessaria per un possibile rischio: deve essere abbondante e ben visibile? L’entità del taglio sulle dita: quanto deve essere profondo perché possa rappresentare un rischio reale? Si parla di sanguinamenti copiosi con sangue fresco e visibile, quindi impossibili da non notare? Oppure anche piccoli graffi o pellicine sarebbero da considerare? Deve essere presente anche una lesione profonda nel retto per rendere possibile una trasmissione? Nel mio caso specifico, non ho visto sangue sulle dita, ma essendo una persona piuttosto ansiosa, molto ansiosa, tendo a ruminare su questo dubbio. So che il rischio è stato definito come "assolutamente trascurabile" in casi simili, ma vorrei solo una conferma chiara e definitiva. Per un evento sporadico (non faccio abitualmente sesso occasionale), è necessario effettuare un test HIV a 40 giorni? Grazie per il vostro tempo e per la vostra disponibilità.
Risposta di :

Buongiorno Marco,

Ci dispiace sentire che viva queste esperienze con ansia, ma possiamo tranquillizzarla, in questo caso: un contatto fra eventuali piccole lesioni del dito e tracce ematiche della mucosa rettale non è a rischio clinico significativo per la trasmissione dell'HIV. L'HIV può trasmettersi, dal punto di vista sessuale, con rapporti anali/vaginali non protetti. Altre pratiche sessuali (come la stimolazione prostatica), per essere a rischio, devono prevedere un  contatto diretto (visibile) fra una lesione e significative quantità di sangue. 


Non ci sarebbe quindi indicazione all'esecuzione del test per l'episodio specifico.Le ricordiamo però che lo screening IST rientra nelle pratiche per una vita sessuale sicura, pertanto effettuarlo non è sicuramente un errore. 

Qualora però il ruminare su questo episodio  dovesse continuare a turbarla, possiamo suggerirle un percorso di psicoterapia per affrontare il problema alla radice, e cercare di ridurre l'ansia. 

Cordialmente,

Dott.ssa Nespeca Lucilla 

Prof. Giovanni Guaraldi