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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Andrea del 20/03/2025

Scheda quesito

Nickame:
Andrea
Data:
20/03/2025
Quesito:
Salve a tutti, vorrei condividere la mia situazione per avere un vostro parere. Il mio ultimo rapporto a rischio (penetrazione anale ricevuta senza preservativo da una persona di cui non conoscevo lo stato sierologico) è stato il 23 agosto 2024. Preso dall'ansia, ho effettuato subito una serie di test per varie malattie infettive, tra cui sifilide, gonorrea, clamidia, ecc., presso l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani il 30 agosto, con esiti negativi. Il 13 settembre e il 3 ottobre ho effettuato dei test rapidi per HIV su campione di sangue da polpastrello, sempre presso lo Spallanzani, che sono risultati negativi. Successivamente, come consigliato dai medici, ho eseguito un test HIV 1-2 Ab/Ag di quarta generazione (Abbott) il 26 novembre 2024 (a 95 giorni dal rapporto). Il risultato è stato negativo con un valore di 0,07. Contestualmente, ho ripetuto il test per la sifilide, anch'esso negativo. Dato che ritenevo chiusa la questione HIV (come confermato dai medici), il 6 dicembre 2024 ho donato il sangue presso l'Ospedale Sandro Pertini. Dalle analisi effettuate sulla donazione, anche il test per HIV è risultato negativo. Le mie domande sono: 1. Considerando il tempo trascorso tra il rapporto e i test effettuati (95 giorni per il test del 26 novembre), posso considerare il mio risultato definitivo? 2. Sapete dirmi che tipo di test HIV viene eseguito sul sangue donato presso l’Ospedale Sandro Pertini? Leggendo su internet ho visto che solitamente viene utilizzato il test NAT per la ricerca del RNA virale, ma vorrei conferma. Ringrazio chiunque possa darmi un parere basato su esperienze o informazioni scientifiche.
Risposta di :
alve,
Può considerare il test HIV di quarta generazione effettuato a 95 giorni dal rapporto come definitivo. .

Per quanto riguarda i test eseguiti sulle donazioni di sangue, in Italia il protocollo prevede:

Un test di quarta generazione (Ab/Ag) per HIV 1-2, come quello già eseguito da lei.
Un test NAT (Nucleic Acid Test) per la ricerca diretta dell’RNA virale di HIV, HCV e HBV, che ha un periodo finestra ancora più breve (circa 10-12 giorni).
Questo significa che il suo screening sulla donazione ha incluso anche la ricerca diretta del virus, con la massima sensibilità oggi disponibile.

Può considerare concluso questo episodio con piena serenità. 
Cordiali saluti
Prof. Giovanni Guaraldi