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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di senza speranza del 06/01/2025

Scheda quesito

Nickame:
senza speranza
Data:
06/01/2025
Quesito:
Gentile Prof.Guaraldi, Gentili Medici, dopo aver letto in rete un racconto di una persona che asseriva di essersi accorto della rottura del condom solo dopo averlo riempito d'acqua alla fine del rapporto, subito sono tornato ad un episodio di circa un mese fa (rapporto protetto con condom a marchio Serena rosso, scaduto a giugno 2024) a riesaminarlo compiutamente nei seguenti passaggi: a) sensazione di umido nella zona delle gonadi (secrezione acquosa come la goccia che dal naso scende sulle labbra)B) timore di una lacerazione del profilattico e pertanto esame tattile del condom (anello in posizione, nessuna lacerazione avvertita sopra, controllo con un gesto ai lati, del tipo di quello che si fa quando si svita una bottiglia intorno al serbatoio con assente percezione lacerazioni) esame visivo del medesimo (serbatoio grizoso, punta integra che ora mi sembra di vedere strizzata come un picciuolo, di qui la paura di una rottura, aggiungo: mi è sembrato di vedere il profilattico scolorito intorno all'anello e in un punto laterale dove ho toccato). Non ho effettuato prove di riempimento d'acqua successive. Sulla base di quanto ho detto )tenuto conto anche che in 2 ospedali hanno ritenuto di non somministrare la profilassi del caso:- il mio episodio può essere definito a rischio?; ho fatto due test di terza generazione a 27 e 30 giorni dall'accaduto: hanno una qualche attendibilità; ho intenzione di fare un test a 40 giorni di quarta generazione: posso affrontarlo senza aspettarmi sorprese?
Risposta di :

Salve,
Abbiamo letto con attenzione i quesiti che ci ha inviato.

Con il suo esame scrupoloso, lei ha di fatto escluso ogni tipo di danno al suo preservativo. Ci teniamo a precisare che la rottura di un condom si manifesterebbe come una lacerazione molto evidente che di certo non le sarebbe sfuggita.

L’umidità che ha sentito al livello delle gonadi è perfettamente normale, può essere dovuta a elementi come sudore (suo e della sua partner), o lubrificante esterno del preservativo.

Il suo episodio non è a rischio, il rapporto è stato correttamente protetto. Eseguire un test HIV, nel suo caso, non sarebbe necessario. Concordiamo con la scelta dei colleghi che non hanno ritenuto necessaria la profilassi.

Tuttavia, percepiamo una notevole preoccupazione nelle sue parole.

I test di III generazione non hanno un’attendibilità sufficiente se eseguiti a un mese dal rapporto. Il risultato di un test di IV, invece, si considera definitivo già dopo 30 giorni.

Probabilmente lei sente il bisogno di una conferma laboratoristica per lasciarsi definitivamente alle spalle questo episodio. In tal caso, eseguire un test di IV gen a 40 giorni dal rapporto le darebbe un risultato definitivo: con un risultato negativo potrebbe considerare chiuso questo timore. Può stare tranquillo: affronti pure il test senza paura.

Un caro saluto,

Dott. Eugenio Carriero

Prof. Giovanni Guaraldi