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Servizio Sanitario Regione Emilia Romagna
Home > Chiedi all'esperto  >  Uso corretto del servizio  >  Archivio quesiti  >  Quesito di Leonard del 16/12/2024

Scheda quesito

Nickame:
Leonard
Data:
16/12/2024
Quesito:
Buongiorno, vi scrivo per avere un riscontro su una situazione che mi preoccupa molto. In seguito ad un rapporto a rischio basso (masturbazione reciproca e fellatio scoperta ricevuta) decido di fare dei “pacchetti screening” che offre un laboratorio privato della mia città. Eseguo quindi a 39 giorni dall’accaduto degli esami sierologici per hiv, sifilide, epatite b, epatite c e dei test su campioni di urine. Tutti i risultati sono negativi. Il giorno dopo mi reco da un urologo perché noto che nelle ultime settimane la frequenza della minzione è aumentata e mi capita anche di svegliarmi di notte (forse per ansia e agitazione?). Il medico mi dice che a 40 giorni un test per sifilide non è sicuro al 100% e che con gli esami fatti non ho escluso tutti i patogeni quindi per precauzione (essendo io sposato ed essendo questa stata una bravata extra coniugale) e sospettando una prostatite mi prescrive l’antibiotico dicendo “così copriamo la quasi totalità dei patogeni, compreso treponema”. Un po’ scettico ma più spaventato di prima per quello che mi è stato detto nella visita decido di iniziare la cura (ultimo antibiotico preso credo 10 anni fa). Durante la cura mi vengono mille dubbi, ritengo sia sempre giusto ascoltare il parere del medico ma mi sento stupido a non aver chiesto un secondo parere con l’idea di eseguire una cura che potrebbe non essere corretta. Non avendo però io queste competenze concludo la cura ieri sera, consistita in doxiciclina 100mg, 2 volte al giorno per 14 giorni. Stamattina, quindi a 58 giorni dall’evento ho eseguito nuovamente gli esami sierologici ed ho aggiunto la ricerca delle igg ed igm per sifilide (non previste nel pacchetto del laboratorio). Il mio grande timore è che la cura possa aver influito sui test e/o sul periodo finestra quindi non so come interpretare i risultati che riceverò. Se dovessero essere negativi posso considerarli definitivi perché a prescindere dall’antibiotico gli anticorpi si sarebbero formati se fossi entrato in contatto con il treponema? Dovrò rifarli ancora dopo un periodo di tempo dalla fine della cura? Come devo comportarmi con mia moglie? Scusate la lunghezza ma una situazione che mi sembrava tutto sommato tranquilla mi sta sfuggendo di mano e mi sta gettando nel panico. Grazie per il vostro lavoro
Risposta di :

Buongiorno Leonard,


I test che lei ha effettuato erano già attendibili a 39 giorni dall'evento, come la letteratura ci insegna. 

Pertanto, può essere sicuro di non aver contratto Sifilide o altre altre MST indagate. 

Cordiali saluti

Prof. Giovanni Guaraldi